di Marcello Milazzo
Under 17 Lega Pro: Potenza – Catanzaro 2-2
Non ha di certo deluso le attese la partita del sesto turno di ritorno del girone F del campionato Under 17 di Lega Pro, che al Mancinelli di Tito, ha visto battagliare ed affrontarsi a viso aperto, la squadra del Potenza di Alessio Spataro, che è in piena lotta per conquistare il pass per gli ottavi di finale delle fasi ad eliminazione diretta della competizione nazionale, ed il Catanzaro di Rosario Salerno, giunto in terra lucana, con la prima posizione della classifica da difendere.
La partita difatti, è stata soprattutto nella prima frazione, un condensato di emozioni, di ritmi altissimi, di manovre sullo stretto e di occasioni da rete, che ha allietato la platea degli spettatori convenuti all’appuntamento, con l’unico neo comunque della scelta di una terna arbitrale un po’ troppo giovane, per la portata d’alto vertice dell’evento, con tutte le rimostranze di disappunto, piovute sul campo da entrambe le parti della contesa. Ciò non toglie comunque nulla, all’alta spettacolarità di un match onorato al meglio, dalle due squadre in campo.
Il pressing alto da parte di entrambe difatti, non ha tolto nulla alla rispettiva fluidità delle manovre, in cui l’alta velocità d’esecuzione l’ha fatta da padrona, con la squadra lucana sempre impegnata in rimonta, riuscendo ad impattare e riagguantare per ben due volte la capolista (ormai ex per via della contemporanea vittoria della Virtus Francavilla), fino a quel 2-2 finale giunto dall’esecuzione pressochè perfetta di una punizione chilometrica di Azzouz, che ha ripristinato l’equilibrio, per un bicchiere mezzo vuoto però per entrambe.
Il Potenza dal suo canto, ad un passo dalla quota Play Off o ottavi di finale che dir si voglia, ha a sua volta mancato l’opportunità di restare ad un’incollatura del resto del plotoncino che si contende il terzo posto nel girone, visto le contemporanee vittorie ottenute da Crotone e Monopoli, ma la qualificazione al turno successivo, comunque sia non è del tutto compromessa a tre giornate dalla fine, in cui comunque il calendario proporrà ancora dei confronti diretti, che potrebbero rimescolare ulteriormente le posizioni “da podio” del girone.
La squadra di Spataro difatti, sta disputando un campionato decisamente sopra le righe, con un gruppo che anche per via delle specifiche novità e degli spostamenti di ruolo sul terreno gioco, ha affinato progressivamente i suoi equilibri, acquisendo contestualmente quel carattere e quella personalità, che porta a giocarsela come minimo ad armi pari anche contro le rivali che la precedono, per un girone di ritorno d’altissima levatura, in cui l’undici rossoblu, risulta ad oggi imbattuto.
La scelta tattica, ricadeva per la squadra di Alessio Spataro comunque, sul collaudato 4-2-3-1, in cui alle spalle della punta Dell’Angelo (dicembrina acquisizione di derivazione campana), agiva il tridente con Ponziglione e Ragone da esterni alti e con Di Pierro a donare fantasia sul fronte centrale. In mediana invece a metronomi della manovra e ad argini d’interdizione, agivano Mazzocchi ed il sontuoso Azzouz, mentre nel reparto difensivo Martoccia e Guccione presidiavano l’area, con l’apporto laterale dei due terzini Imparato e Piccolo (con Pellegrino ancora infortunato).
Mister Rosario Salerno, rispondeva con il suo schieramento iniziale a specchio, ovvero quel 4-2-3-1, che per la linea difensiva sceglieva i due centrali Starace e Fogliaro, mentre da esterni bassi operavano Sirianni e Puccio. In mediana la coppia davanti la difesa era formata da Maiolo e Scarcella, mentre dietro il prestante Susino che fungeva da prima punta, il trio di trequartisti vedeva sulle ali Khia ed il guizzante Muratore (n. 10 che spiccava per le sue doti tecniche), coadiuvati al centro da Gualtieri.
Il Catanzaro riusciva ad aprire le marcature a freddo, approfittando di una dormita sul fronte centrale, visto che su un pallone vagante al centro dell’area, Galiano sbagliava il tempo dell’intervento, e l’avanzato Khia, interveniva da distanza ravvicinata in allungo e di punta spediva il pallone alle spalle del portiere lucano, portando così in vantaggio la sua squadra con il suo gol flash.
Marcatura che comunque non smontava la formazione di casa, che riusciva presto a prendere le redini del gioco, ed a reagire da par suo all’infortunio difensivo. E dopo un tiro di Ragone diretto sul palo vicino, che veniva bloccato a terra da Colella, subito dopo al minuto 17 arriva la splendida rete del pareggio di Di Pierro. Fa tutto da solo il n. 11 potentino, che ricevuta palla dal fronte sinistro, converge scartando in velocità due avversari e poi giunto al limite spara una bordata in diagonale, che va ad incastonarsi vicino al sette opposto alla direzione del tiro.
Quando comunque il Potenza appariva vivo e pericoloso di fronte la dotata compagine calabrese, al 29′ arriva una nuova doccia gelata per la squadra di Spataro. Su un’azione nei pressi del limite dell’area difatti, e su un contrasto tra Guccione e Susino, l’arbitro Dandrea scorge gli estremi per la concessione dei rigore, per un presunto tocco di braccio del difensore lucano, tra le furenti proteste dei padroni di casa. La trasformazione dello stesso Susino avviene con una conclusione violenta sulla sinistra, che Galiano può toccare solamente con la punta delle dita.
Anche stavolta la reazione dei padroni di casa, alla nuova avversità, è veemente, e fioccano le occasioni da rete nel resto della prima frazione di gioco. Al 31′ difatti dopo un tiro di Dell’Angelo da sinistra, ribattuto da Colella, il colpo di testa ravvicinato di Ponziglione fa la barba al palo sinistro; poi al 39′ è ancora Di Pierro lanciato a sinistra da Azzouz, a sparare in diagonale col pallone fuori di poco: ed ancora al 43′ su una sponda di petto in area di Dell’Angelo, la conclusione di Mazzocchi risulta centrale e preda del portiere calabrese.
Nella ripresa dopo una ripartenza a spron battuto del Potenza, con salvataggio di Scarcella sulla linea sul tapin di Dell’Angelo, la partita si condensa per lunghi tratti nei duelli di mediana, probabilmente per un reciproco periodo di rifiatamento, fino al rush finale potentino, in cui prima si rileva al 30′ il palo di Azzouz con una punizione a giro d’interno dal vertice destro, per poi lo stesso Azzouz al 40′ trovare il meritatissimo pareggio, con una punizione dai trenta metri, con tiro potente e traiettoria a scendere, che ingannava Colella, insaccandosi sotto la traversa.
Non prima di un sussulto finale, con un colpo di testa di Dell’Angelo che si spegne fuori, si concludeva quindi il match sul pareggio che alla fine risultava scomodo per entrambe, ma l’idea generale uscendo dal campo, è stata comunque quella di aver assistito ad un match di spessore, e che entrambe non avrebbero meritato di perdere le posizioni di classifica, occupate prima della sfida. Per il resto, rimostranze verso l’operato arbitrale a parte, l’entourage lucano, mostrava di aver pienamente apprezzato la prestazione della squadra, che nonostante alcune assenze di rilievo, sta continuando nel suo filotto di risultati utili consecutivi, sciorinando bel gioco e compattezza del gruppo, anche contro formazioni sulla carta inizialmente più quotate.
Potenza – Catanzaro 2-2 (1-2)
Potenza: 1 Galiano, 2 Imparato, 3 Piccolo, 4 Azzouz, 5 Martoccia, 6 Guccione, 7 Ragone, 8 Mazzocchi (18 Lamberti), 9 Dell’Angelo, 10 Ponziglione, 11 Di Pierro; Altri in panchina: 12 Guadagno, 13 D’Alessandro, 14 Vizziello, 15 Caggiano, 16 Martorano, 17 Laurino; Allenatore: Alessio Spataro
Catanzaro: 1 Colella, 2 Sirianni, 3 Puccio, 4 Scarcella (13 Persico), 5 Starace, 6 Fogliaro, 7 Susino (18 Procopio), 8 Maiolo, 9 Khia (17 Aloisio), 10 Muratore (15 Perri), 11 Gualtieri (14 Arcuri); Altri in panchina: 12 Gigliotti, 16 Stanciu, 19 Raimondi, 20 Lucia; Allenatore: Rosario Salerno
Arbitro: Danil Dandrea sez. Moliterno; Guardalinee: Christian Palumbo e Donatella Scavone sez. Potenza
Reti: al 1′ Khia (C), al 17′ Di Pierro (P), al 29′ Susino (C) rig., al 40′ Azzouz (P)
Note: Clima gradevole e cielo sereno; Spettatori: circa 100; Ammoniti: Colella, Khia, Maiolo e Fogliaro (C) e Martoccia (P)