10 Novembre 2014

Murese a valanga contro l’Invicta Matera

di Marcello Milazzo

Allievi Regionali Basilicata: Murese – Invicta Matera 4-0

Mischia in area materana

Mischia in area materana

Il piatto forte dell’ottava giornata del campionato degli Allievi Regionali, era di scena in questa settimana sul terreno di gioco di Muro Lucano, dove si affrontavano le due squadre che occupavano le posizioni in classifica, a ridosso del duo di testa, ovvero la padrona di casa Murese, al quarto posto con due lunghezze di svantaggio dal vertice, e l’Invicta Matera, campione uscente, al terzo posto in classifica, con un solo punto di distacco dalla coppia di testa Scanzano/P3F Potenza.

Troisi blocca a terra, una punizione dell'Invicta

Troisi blocca a terra, una punizione dell’Invicta

Era un match particolarmente atteso questo, visto che man mano che passavano le giornate, la Murese di Rocco Russo, che aveva incominciato il torneo a luci spente, aveva inanellato una serie di risultati utili consecutivi, arrivando così imbattuta a questo appuntamento al vertice, e forte tra l’altro, del nuovo e recente innesto, il centrocampista Tobia, di classe ’98, che pur se campano, aveva firmato il cartellino, due settimane fa, con il club lucano (il secondo tesserato campano, dopo Troisi, l’eccellente portierone di Sicignano); l’Invicta Matera, d’altro canto, dopo il disastroso inizio di torneo sul campo della corazzata Scanzano, non aveva più perso, conquistando nelle altre sei giornate ben cinque vittorie ed un pareggio, con il suo organico, che per scelta sociale (e collaborativa col Matera Fc), era formato quasi totalmente dai classe ’99, che avevano conquistato il titolo regionale Giovanissimi, nella passata stagione.

L'undici iniziale della Murese 2000 Allievi

L’undici iniziale della Murese 2000 Allievi

La squadra di Rocco Russo (ritornato ai campionati regionali giovanili, dopo che nel 2012/13 aveva già ben guidato i Giovanissimi Regionali della Murese), completa nell’organico, sia come quantità che come qualità, era messa in campo dal tecnico, preferibilmente con il 4-4-1-1, visto la dotazione di due punte di livello, come Gliubizzi e Cardone, la prima, brevilinea, adatta al gioco in verticale ed in velocità, e la seconda, più longilinea,  manovriera e propensa agli assist, al gioco di sponda, ed al tiro dalla distanza.

Fraccalvieri (I) controlla il pallone, che sfila sul fondo

Fraccalvieri (I) controlla il pallone, che sfila sul fondo

Il team di Vito Chimenti, vecchia conoscenza del calcio di livelli superiori, era invece schierato dal tecnico di origini altamurane, con il suo notorio 4-3-3, impianto che gli consentì di vincere il campionato di categoria inferiore, con una punta di peso al centro e due ali ai lati, tra cui il nuovo innesto di stagione, il romeno Guiu attuale capocannoniere della squadra materana; l’unica defezione tra i ’99 della passata stagione, quest’anno è stato il fenomenale portiere Calabrese (approdato in Umbria), sostituito comunque degnamente dal buon Locapo, a conferma dell’ottima tradizione di numeri uno, sfornati dal club materano.

Le premesse dell’incontro era quindi allettanti, con una vera passarella di giovani promesse, ed una posta in palio molto ambita da entrambe le squadre, nella consapevolezza che una vittoria in uno scontro diretto come questo, avrebbe significato, non solo il non perdere il passo delle due capolista del campionato, ma anche il poter mettere in chiaro l’egemonia su una diretta concorrente dei piani alti della classifica.

Sgroppata di F. Cerone (M) sulla fascia

Sgroppata di F. Cerone (M) sulla fascia

Ecco spiegato quindi, come la valanga Murese, con l’eloquente 4-0 finale, con cui ha congedato la formazione materana, abbia un preciso significato, e lanci un messaggio chiarissimo, sulle ambizioni di campionato della squadra allenata da Russo. Oggi non si è solamente assistito ad una netta vittoria di una squadra sull’altra, ma conta maggiormente per l’analisi della partita invece, l’atteggiamento e la perentorietà con cui la squadra di casa, indipendentemente dallo score, ha messo sotto i temibili avversari.

L'entrata delle due squadre, al seguito dell'arbitro, l'eccellente Foscolo di Potenza

L’entrata delle due squadre, al seguito dell’arbitro, l’eccellente Foscolo di Potenza

Anche se il vantaggio dei padroni di casa, è arrivato negli ultimi minuti prima della fine del primo tempo infatti, l’impressione che destavano i blues (era questo il colore della maglietta odierna), era quella di un’assoluta padronanza del gioco, con un’estrema sicurezza di tutti i reparti, da un portiere di grande spessore, ad una linea difensiva sempre pronta a frenare le incursioni avversari, ad un centrocampo che dettava magicamente i tempi delle trame, a quei due lì davanti, che quando prendevano palla, facevano tremare i difensori avversari.

Pallone in rete al 31', dopo il pallonetto dell'1-0 di Gliubizzi (M)

Pallone in rete al 31′, dopo il pallonetto dell’1-0 di Gliubizzi (M)

L’egemonia della Murese, nel primo tempo, si suggella però solo al 31′, quando un lancio lunghissimo in verticale di Ceccia, scavalca l’intero centrocampo avversario, e lancia in velocità il guizzante Gliubizzi, che dopo aver bruciato sullo scatto Eletti da sinistra, s’incunea in area di rigore, chiama all’uscita disperata il portiere Locapo, e lo scavalca con un docile pallonetto da sinistra a destra, che conclude la sua corsa nella rete sguarnita.

Incursione di F. Cerone (M) al 36', il cui tiro verrà respinto da Locapo (I)

Incursione di F. Cerone (M) al 36′, il cui tiro verrà respinto da Locapo (I)

Al 36′ invece è un’azione dal lato opposto, sulla destra, che fa sfiorare il raddoppio alla formazione di casa, con Cardone che dopo aver dribblato un avversario, lancia in un pertugio verticale, il veloce F. Cerone, che superato Rondinone, giunge nei pressi dell’area piccola, ma si vede respinto bene il rasoterra, dall’uscita a valanga del portiere ospite.

La punta Gliubizzi, festeggiato dai compagni, dopo una segnatura

La punta Gliubizzi, festeggiato dai compagni, dopo una segnatura

Una sinfonia che continua anche nella ripresa senza soluzioni di continuità. Il portiere Locapo difatti, dopo due interventi decisivi ad inizio secondo tempo, il primo di piede su Gliubizzi ed il secondo in due tempi su Tobia, è costretto a capitolare di nuovo al 15′, quando un’azione veloce della Murese, iniziata da Tobia, e proseguita ed ispirata da Cardone, vede di nuovo il devastante Gliubizzi, liberato nella corsa in verticale dal compagno, e sull’uscita di Locapo, deposita in rete con uno splendido “scavino” di destro.

Palazzo (I) smista sull'accorrere di Cardone (M)

Palazzo (I) smista sull’accorrere di Cardone (M)

La terza perla al 19′, è incastonata meritatamente da Cardone, che al termine di una trama per linee orizzontali, ricevuto la palla al limite dell’area di rigore, non ci pensa due volte, e lascia partire una fiondata, che Locapo può solo smanacciare, senza evitare che il pallone s’infili sotto la traversa.

Dopo la più insidiosa azione offensiva della squadra ospite, che al 21′ vede A. Costella, girare fuori di pochissimo, un bel taglio centrale dell’altro neo entrato Rizzi, e qualche altro pericolo sventato con sicurezza da Troisi e compagni, al 38′ c’è gloria anche per il centrale Rota, che mette il punto esclamativo alla sua magistrale prova difensiva, con un’incursione per linee centrali, al termine della quale, chiudendo un triangolo, effettua un tiro dal limite, che scavalca il neoentrato Pappalardi, e gonfia per la quarta volta la porta materana.

Eletti (I) difende palla, dall'attacco di Gliubizzi (M)

Eletti (I) difende palla, dall’attacco di Gliubizzi (M)

Nel giubilo collettivo, per il poker eccellente, e per la prova di forza mostrata contro i campioni in carica, all’uscita dal campo, Rocco Russo, si riteneva molto soddisfatto per la prova collettiva dei suoi, sottolineando l’atteggiamento autoritario e maturo messo in campo contro un avversario di cartello, grazie ad una rosa quadrata e completa, che gli consente numerose opzioni nella scelta della formazione, e grazie ad un’intesa sempre più affinatasi tra le due punte, dopo qualche partita di estremo rodaggio (ndr: i numeri parlano chiaro, nelle ultime quattro partite la Murese ha raccolto 16 gol all’attivo contro nessuno al passivo).

Andrulli (I) spazza via il pallone, al sopravvenire di Cardone (M)

Andrulli (I) spazza via il pallone, al sopravvenire di Cardone (M)

Vito Chimenti, trainer dell’Invicta, invece poneva l’attenzione sulla marcata sofferenza dei suoi giocatori contro campagini molto fisiche, e dalla struttura atletica più imponente (ndr: ricordiamo che l’Invicta con un organico interamente ’99, affrontava una squadra di quasi tutti ’98), anche se non si mascherava dietro alibi: questa della carenza di giusto atteggiamento dei ragazzi, contro squadre più fisiche, è un aspetto che nel corso del torneo andrà sicuramente corretto e migliorato.

Il campionato è lungo, e già domenica con la supersfida in terra jonica, tra lo Scanzano e la stessa Murese, ne vedremo di nuovo sicuramente delle belle.

Murese 2000 – Invicta Matera 4-0 (1-0)

Murese: 1 Troisi, 2 Cerone C., 3 Marolda, 4 Tobia, 5 Rota, 6 Galizia, 7 Cerone F. (18 Ciaglia), 8 Ceccia (14 Nadif), 9 Gliubizzi (17 Crocetto), 10 Cardone, 11 Ahmad (13 Discianni); Altri in panchina: 15 Bodini, 16 Rendina; Allenatore: Rocco Russo

Invicta: 1 Locapo (12 Pappalardi), 2 Eletti, 3 Andrulli (17 Galetta), 4 Palazzo (18 Bianchi), 5 Rondinone, 6 Fraccalvieri, 7 Cantore (15 Belgrano), 8 Di Lecce (14 Giordano), 9 Viggiani (16 Costella), 10 Di Cuia, 11 Guiu (13 Rizzi); Allenatore: Vito Chimenti

Arbitro: Enrico Foscolo di Potenza

Reti: al 31′ ed al 50′ Gliubizzi, al 54′ Cardone, al 76′ Rota

Note: Cielo nuvoloso con pioggia in tutta la ripresa; Spettatori circa 100; Ammoniti: Ahmad e Cerone F. per la Murese, Palazzo per l’Invicta

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