di Marcello Milazzo
Under 17 Interregionale: Lykos – Segato 0-3
Non è bastato il buon gioco, il costruire parecchie palle goal, il mantenere ritmi intensi ed incessanti nel corso di quasi tutti i novanta minuti di gioco, alla Lykos di Guaita, per l’occasione in tribuna, e sostituito in panchina da Sako (per via della squalifica), per avere la meglio di una coriacea Segato, che forte di una difesa che ha ben tenuto, e di una tattica prudente impostata sulle repentine ripartenze, è riuscita a portare a casa la storica qualificazione alle Final Six, la prima per la società calabrese, dopo il suo primo alloro regionale.
L’impostazione tattica e la formazione scelta dal 1′ da parte di Leo Guaita, per il suo undici autore di un’annata d’altissimo profilo, aveva comunque sorpreso un po’ tutti, visto che tralasciando il fidato 3-4-3 utilizzato in molti match clou della stagione, si era presentato con il 4-2-3-1, in cui tra l’altro risultavano esclusi all’inizio la velocissima ala Lavalle, a cui era stato preferito al suo esordio assoluto e nazionale, il classe 2009 Taddonio, e l’altra pedina utilizzata anche nella U19, ovvero Corleto, che aveva fatto spazio al cambio di modulo, con l’innesto di R. Doti, come punta centrale.
Tre cambi di volto quindi, nell’undici di base, per un atteggiamento tattico incentrato in ogni caso, alla ricerca sin dai primi istanti, di quel gol che avrebbe sicuramente segnato la svolta, ad una partita in cui per la squadra potentina, la vittoria era l’unico imperativo per portare a casa la prima qualificazione alle Final Six della sua storia. Anche la squadra di Mister Inglese comunque, aveva dovuto far fronte, comunque per necessità, a nuovi innesti, con gli inserimenti di Napoli in mediana e di Centorrino sul versante destro (poi invertitosi con Romano).
Circa duecento i convenuti negli spalti di quel del San Rocco di Tolve, sede delle partite della Lykos, tra sostenitori lucani, fans provenienti dal capoluogo calabrese, e molti addetti ai lavori, a studiare i segreti dell’annata d’oro della società dei lupetti. Il sostegno alla manovra della squadra di casa difatti, non è certo mancato nel corso di tutti i novanta minuti di gioco, ma gli episodi, compresa la clamorosa traversa di Giuseffi, poco prima del rigore del vantaggio ospite, non sono certo accorsi a favore della compagine lucana, nella sua perpetua ricerca del gol.
Il modulo tattico scelto dalla compagine calabrese di Angelo Giordano, era un 4-3-3, convertibile in 4-5-1 in ripiegamento, con l’ottimo Nania a guidare il reparto offensivo, coadiuvato dal neo innesto Centorrino e dall’altra ottima e possente ala Romano. A guidare la mediana erà invece il continuo Luvarà, affiancato dalla new entry Napoli, e da Cannataro, temibile negli inserimenti, mentre solido il reparto difensivo, come già vistosi contro il Trapani, con Ramondino e Greco coppia centrale, e Lo Bianco e Giuditta a fungere da terzini.
Cambio modulo come detto, tra le file della Lykos, con Mister Guaita che sceglieva il 4-2-3-1 iniziale, in cui Colangelo e P. Doti fungevano da esterni bassi, a supporto dei centrali Barbelli e Scavone. A centrocampo a fare da coppia al solito play Telesca, era il sempre affiatato e filiforme Postiglione, mentre Giuseffi nell’occasione abbandonava il ruolo di falso nueve per operare da sottopunta, con il tridente di trequarti completato da Giosa a destra e il predetto Taddonio a sinistra, mentre R. Doti operava da centravanti.
Partenza spint della Lykos sin dai primi minuti di gioco, e già al 10′ un’accelerazione di Giuseffi fino all’out destro, ed un cross rasoterra, trova la deviazione in scivolata di Taddonio, che sfiora il palo destro della porta difesa da Reitano. Le palle goal comunque continuano a non mancare alla squadra di casa, che prima al 24′ sfiora la segnatura con un colpo di testa di R. Doti, sul bel cross operato da Giuseffi, e poi al minuto 27 l’occasione più clamorosa, dopo un doppio dribbling di Giosa, con la conclusione da dentro l’area di Giuseffi, che colpisce in pieno la traversa.
Ma il calcio riserva sempre delle sorprese dietro l’angolo, si sa bene, ed al 29′, alla prima vera bella trama offensiva, colpisce proprio la squadra calabrese. Un bel triangolo tra Nania e Luverà difatti, viene interrotto da un tocco di braccio ravvicinato da parte di Scavone, che l’arbitro Sarcina decide di punire non tanto per la volontarietà, ma quanto per la postura dell’arto, con il penalty agli ospiti, la cui trasformazione di Romano, è perentoria, con tiro secco che s’insacca sul lato sinistro della porta di Lotito.
Con una conclusione per parte, ovvero il tiro alto dal limite di Giuseffi al 34′ e l’incursione veloce a sinistra di Centorrino e fendente da posizione defilata, bloccato da Lotito, si conclude di fatto il primo tempo. Ma anche la ripresa riparte con due palpiti per la difesa calabrese, visto che al 12′ un bel duetto a sinistra tra il neo entrato Lavalle e Giuseffi, si conclude con un tiro secco del n. 11 di casa, su cui Reitano si supera con deviazione a mano aperta, ed al 17′ quando un’uscita di testa fuori dall’area di Reitano, consente un lob da lontano a Lavalle, ma è bravo Lo Bianco a salvare di testa a due mt dalla linea della porta sguarnita.
Poco dopo l’ennesima palla goal non sfruttata, con Lavalle a cui non riesce la deviazione sottoporta, dopo un tiro-cross fuori misura di Giuseffi dal limite, al 29′ la squadra in neroazzurro realizza il raddoppio. La rete arriva a conclusione di una mischia furibonda nell’area potentina, in cui i difensori lucani non riescono a rinviare definitivamente il pallone, che dopo l’ennesimo rimpallo, giunge a Nania, che colpisce di tacco ingannando Lotito, e realizzando il definitivo break point calabrese.
Montagna difatti sempre più ardua da scalare per la Lykos, che appare adesso un po’ sconfortata dal passivo immeritato, cosicchè al 38′ giunge persino la terza rete degli ospiti. L’azione è davvero molto bella, e da ricami in area sullo stretto, sempre Nania con il suo “tacco d’oro”, opera un’assist liberando in area a sinistra l’accorrente Cannataro, che dopo aver controllato in corsa a seguire, infila con un fendente in diagonale, il portiere Lotito in uscita, per il definitivo 0-3 calabrese.
A fine match, il DT Cristian Guaita, si mostrava da un lato soddisfatto per l’annata potentina, con la compagine U17 finora imbattuta dal mese di Dicembre fino ad oggi, e che è stata piegata dalla Segato, con l’ausilio di episodi favorevoli, in una partita che se si fossero concretizzate le innumerevoli palle da rete, avrebbe prodotto un esito sicuramente diverso, da quel bugiardo tris finale. A parziale rinforzo delle considerazioni del DT, giunge anche il commento post partita di Giordano, trainer calabrese, decisamente soddisfatto per la qualificazione storica della squadra, undici che ha saputo soffrire e ripartire di fronte ad un’avversaria forte ed assai tonica, rendendo ancora di maggior lustro, la storica qualificazione alle Final Six, ottenuta in Basilicata.
Lykos Potenza – Segato Reggio Calabria 0-3 (0-1)
Lykos: 12 Lotito, 19 Scavone, 3 Doti P. (20 Lavecchia), 4 Barbelli (8 Blasi), 5 Colangelo, 16 Telesca (24 Libonati), 7 Postiglione (2 Corleto), 18 Taddonio (21 Lavalle), 15 Doti R. (9 Benedetto), 10 Giosa, 11 Giuseffi; Altri in panchina: 77 Tarantino, 6 Savino, 25 Laurino; Allenatore: Kaba Sako (in sost. di Leo Guaita)
Segato: 1 Reitano, 16 Napoli (15 Marramao), 3 Lo Bianco, 4 Ramondino, 5 Greco, 6 Giuditta, 7 Cannataro, 8 Luverà, 9 Nania, 10 Romano, 11 Centorrino (17 Gambardella); Altri in panchina: 12 Piraino, 2 Sorace, 13 Mazzei, 14 Scopelliti, 18 Cagnolo; Allenatore: Angelo Giordano
Arbitro: Francesco Pio Sarcina di Barletta; Assistenti: Antonio Addesio e Simona Sergio di Potenza
Reti: al 29′ Romano rig., al 74′ Nania, al 83′ Cannataro
Note: Clima afoso e cielo nuvoloso; Spettatori: circa 200; Ammonito: Scavone (L)