di Marcello Milazzo
Under 17 Regionali: Lykos – Asso 4-2
Testa a testa, nel test verità sulla scala di forze del campionato regionale Under 17, quello atteso nel derby potentino, disputatosi a Tolve, sede delle gare della campionessa in carica Lykos di Leo Guaita, che prima della contesa, divideva il condominio del primato, con l’Asso Potenza di Mimmo Uva, con parte dell’organico formato dai 2009 che si aggiudicarono la kermesse regionale U15, nella passata stagione. Un duello serratissimo, che s’è mantenuto quindi tale, anche sul terreno di gioco.
Dopo un sali e scendi, colmo di pathos e colpi di scena, condito da parecchie reti decretate da calci da fermo, quindi l’esito ha dato ragione alla formazione di casa, che in vantaggio prima, poi raggiunta e superata, e che ha trovato il nuovo pari nei minuti di recupero della prima frazione, poi, dopo una ripresa meno densa di emozioni, ha improvvisamente trovato la rete del nuovo sorpasso, a dieci dal termine, quando una staffilata dal limite di Corleto, ha risolto una mischia in area, con risultato addirittura arrotondato nel finale.
La compagine minozziana comunque, aveva tenuto decisamente testa alla squadra di Guaita, che fa delle repentine accelerazioni verticali, un suo punto di forza, sfruttando le qualità dei suoi avanti veloci, mentre le palle da fermo, che spesso sono risultate chiavi vincenti della squadra di Uva, hanno colpito nel pt, una volta per parte, con la punizione poi risolta in mischia da Angiolillo, in occasione del momentaneo 1-1, e con la rete del nuovo pareggio dei lupetti, firmata a fine primo tempo, da una conclusione piazzata diretta di Latronico.
Un match quindi che non ha lesinato d’emozioni, anche nel lungo periodo in cui nella ripresa, il gioco si faceva “più sporco”, con squadre che riducevano a vista le loro finalizzazioni, per via di duelli e contrasti di gioco continui, in tutte le parti del campo. Ma vedere i ventidue protagonisti, combattere tra loro con così grande intensità, ha reso piacevole l’incontro, anche nel lungo periodo in cui appariva indirizzato ormai verso il pareggio finale, del 2-2 maturato nella prima frazione.
Quindi l’esito della contesa, se da un lato ha sancito l’attuale primato di classifica della già campionessa in carica della categoria, dall’altro ha evidenziato come da pronostici di precampionato, l’estremo equilibrio comunque esistente tra le tre candidate al nuovo titolo stagionale, visto che in termini d’intensità e di tenuta, oggi le due contendenti in campo si sono equivalse, con la differenza tattica di punte di movimento e di puntamento per la Lykos, mentre l’Asso ama giocare con il centroboa, che pesa in attacco e crea spazi agli inserimenti.
Lo schieramento sul campo della squadra di Leo Guaita, era molto vicina al 4-2-4, visto che al centro della disposizione offensiva, i centrali D’Amato e Libonati giocavano spesso vicini ed incrociandosi, con l’ausilio delle due ali, il veloce e insinuante Taddonio e il fantasioso Latronico. La mediana tradizionale a copertura della difesa e nel compito di costruzione, vedeva il play V. Telesca accanto all’inseparabile Corleto, mentre la coppia A. Telesca e Cirone, presidiava la propria area di rigore, con la spinta laterale dei terzini Blasi e Savino.
La squadra minozziana di Mimmo Uva, rispondeva con il 4-3-3, considerato che a Rufrano era richiesto un lavoro di copertura in mediana, a sostegno di Scaringi che operava davanti la difesa e di Summa, mezzala con compiti di accelerazioni offensive, mentre in attacco il predetto ariete Angiolillo, era coadiuvato da esterni veloci quali Pontillo e Gianfredi. Il reparto difensivo invece, vedeva la coppia Pacella e Marino a fungere da centrali, con compito di inserimenti offensivi durante i calci piazzati, mentre i terzini erano il prestante Madonna e il dinamico Allegretti.
Primo tempo che si apre su ritmi assai intensi, ed in cui nella prima mezzora fioccano le palle goal, rispettivamente con Gianfredi (tiro centrale bloccato da Franco), con Taddonio (liberato da Latronico spedisce fuori), con Pontillo (non giunge d’un soffio su un cross teso di Allegretti rasente la linea) e con Taddonio ancora (tiro a giro respinto in corner da Tarantino), ma il gol apriscatole giunge al 34′, quando Marino atterra in area D’Amato, e l’arbitro concede il calcio di rigore, che lo stesso D’Amato trasforma, con un tiro secco sulla sinistra.
Si apre così un quarto d’ora di fuochi d’artificio, con colpi di scena a ripetizione. Prima difatti al 38′ una punizione dall’out sinistro di Scaringi, viene risolta nel mischione dal tapin ravvicinato di Angiolillo; poi al 42′ è una splendida trama veloce, con Rufrano che si accentra e smista a destra per Pontillo, che quasi dal fondo opera un pallonetto, che supera Franco, e trova la conclusione ravvicinata di Angiolillo, per il sorpAsso; ma prima del fischio d’intervallo al 46′, una punizione concessa dalla lunetta, viene trasformata a giro da Latronico, per il 2-2 della prima frazione.
Ripresa di sciabola per entrambe, con una sola emozione iniziale, con la sponda di Angiolillo per Summa e tiro centrale al 5′, bloccato da Franco, ma poi dopo mezz’ora senza vere palle goal, arriva improvvisamente il vantaggio likossiano al 35′, con un calcio piazzato di Latronico e palla respinta corta dalla difesa, e dal limite controllo a seguire di Corleto (gran partita la sua) e conclusione chirurgica che s’infila nell’angolo destro, e che il portiere Franco può solo sfiorare.
Partita che dopo il vantaggio della Lykos, si riapre a ventaglio, e prima al 42′ Tarantino opera due interventi consecutivi sulle conclusioni di De Carlo e Latronico, e sul prosieguo il tiro a porta vuota di Taddonio, viene sventato da Marino sulla linea, poi al 45′ ed al 46′ due palle goal minozziane, con Loria che libero in area calcia alto, e con Gianfredi che dopo una galoppata tira centrale, e sventa Franco in presa alta. Ed infine, al 48′ durante il forcing ospite, l’immancabile contropiede punitivo, con Taddonio che infila il definitivo 4-2, con diagonale strettissimo.
Partita comunque molto gradevole, piena di pathos e d’intensità di ritmi e pensieri, con costanti movimenti preventivi in entrambe i fronti. Sul fronte del team di Uva, da recriminare soprattutto il gol del 2-2 subito in pieno recupero del primo tempo, per un banale ed evitabile fallo poco fuori l’area, che ha concesso al cecchino Latronico, la punizione dalla sua mattonella preferita. L’undici di Guaita dal suo lato, ha sfruttato appieno le armi delle verticalizzazioni, in dotazione del suo fronte offensivo, sebbene alla fine siano stati ben tre calci da fermo ed un penalty, a decidere la contesa, a conferma di come la capitalizzazione delle palle inattive, rimanga una componente essenziale, per stare nei piani alti della classifiche, in qualsiasi categoria.
Lykos – Asso Potenza 4-2 (2-2)
Lykos: 1 Franco, 8 Blasi (25 Dema), 3 Savino, 4 Telesca V., 17 Telesca A., 20 Cirone (5 Colangelo), 30 Taddonio, 13 Libonati (11 Capece), 9 Corleto (19 Senise), 10 Latronico, 14 D’Amato (21 De Carlo); Altri in panchina: 77 Tarantino, 16 Laurino, 35 Sabato, 44 Narciso; Allenatore: Leo Guaita
Asso: 1 Tarantino, 2 Madonna (17 Orsini), 3 Allegretti, 4 Scaringi (16 Lucia), 5 Pacella, 6 Marino, 7 Gianfredi, 8 Summa (14 Garramone), 9 Angiolillo (15 Loria), 10 Rufrano (19 Roma), 11 Pontillo (20 Sarli); Altri in panchina: 12 Ciufo, 13 Berterame, 18 Riccio; Allenatore: Mimmo Uva
Arbitro: Antonio Langone sez. Potenza
Reti: al 34′ D’Amato (L) rig., al 38′ e al 42′ Angiolillo (A), al 45′ + 1′ Latronico (L), al 80′ Corleto (L), al 90′ + 3′ Taddonio (L)
Note: Clima mite e cielo poco nuvoloso; Spettatori: circa 100; Ammoniti: Madonna e Scaringi (A), Colangelo e Taddonio (L)