di Marcello Milazzo
Giovanissimi Regionali Basilicata: Potenza 1919 – Murese 1-1
Eravamo corsi al Macchia Giocoli di Potenza, per poter commentare una sana giornata di sport, per la sfida che metteva di fronte in questa XVIII giornata del campionato Giovanissimi Regionali, il Potenza 1919 di Lello Monaco e la Murese di Alessandro Dereviziis, ambedue appaiate alla penultima piazza della classifica, un vero dentro o fuori per la lotta verso la salvezza (ne retrocederanno due a fine campionato), ed invece l’ennesima attesissima partita, dopo alcune incertezze arbitrali ed un errore piuttosto marchiano nell’occasione del rigore che ha causato il pareggio della squadra di casa, s’è trasformata, o quasi, in un rodeo, dove per mano degli adulti (sottolineamolo!), c’è mancato poco che iniziasse una vera e propria caccia all’uomo.
Tra le due panchine difatti, non c’è stato momento d’una partita assai tirata nel suo sviluppo e nel risultato, in cui allenatori, dirigenti e assistenti di linea, non si siano comunque beccati reciprocamente (non tutti fortunatamente, ma in uno scenario come quello odierno, i pacieri sono apparsi solo come una mera eccezione alla triste regola), talvolta anche avvicinandosi con toni alti e rimarchevoli. L’arbitro, la sig.na Sileo, un pò intimidita già dai primi fischi iniziali, s’è andata sempre più inibendosi con il passar dei minuti ed all’aumentare vertiginoso delle proteste e delle invettive dei mister e delle panchine, in un assedio verbale sempre più imponente.
Sono passati in ultimo piano quindi, e come potrebbe essere altrimenti purtroppo, tutti i contenuti tecnici e di gioco della contesa, che hanno perso valore in una giornata (come succede purtroppo non di rado sui campi di calcio, ed anche in quelli di calcio giovanile lucano), in cui l’obbligo dei commenti e della cronaca, si sposta dalle azioni di gioco, agli episodi e agli strascichi che invece corredano le partite a bordo campo.
Ritorna nuovamente la mesta litania dei torti o delle incapacità arbitrali, un disco rotto che suona sempre nei fine settimana, più che a causa degli effettivi errori arbitrali, che indubbiamente ci sono, ma che non possono da soli essere fattori scatenanti o elementi giustificativi di ciò che si osserva successivamente, a causa invece di una mentalità tesa alla ricerca esasperata del risultato, ed al considerare la visione d’una partita domenicale, come valvola di sfogo di istinti personali repressi, e di problematiche personali irrisolte.
Certo c’è da dire, che le tensioni tra le due fazioni, dopo momenti surriscaldati anche a fine partita, poi si sono pian piano mitigate, fino alla stretta di mano tra i due dirigenti che rappresentavano le due società, proprio davanti gli spogliatoi, ma c’è comunque da dire che a fine giornata, non è di certo quella doverosa stretta di mano, a rimanere impressa nella mente, ma molto più ci si ricorda, degli occhi spauriti della ragazzina che una volta fischiata la fine della partita, è letteralmente scappata via negli spogliatoi, tra le urla e gli strepitii delle due fazioni.
La Cronaca del match, ruota intorno a pochi episodi, ed il primo è quello della rete della squadra murese, al 25′, con un tiro cross a candela da 25 metri, effettuato da Troglia, che dopo una traiettoria alta, scende e rimbalza in area, e poi beffa a pallonetto il portiere Leone, che non calcolando bene i tempi della sua uscita, si vede scavalcato e superato dalla traiettoria, con la palla che conclude la sua corsa nella rete sguarnita.
Al 35′, proprio allo scedere del PT, al termine di una bella azione di prima, la squadra ospite va vicina al raddoppio: Paolino smista a destra a Sansone, che si libera bene della marcatura di Blasi, e lancia all’accorrente Marotta, tiro di prima dell’ala murese diretto nell’incrocio dei pali di destra, e splendido volo di Leone, che riesce a deviare a mano aperta in calcio d’angolo.
Nella ripresa aumenta la pressione del Potenza 1919, e la Murese sembra comunque controllare le sortite della squadra di casa, ma al 26′ arriva l’episodio già accennato sopra, con un contrasto di gioco su un pallone vagante nei pressi dell’area murese, in cui crollano a terra simultaneamente Gliubizzi V. e La Terza, ma il direttore di gara ravvede gli estremi per il rigore: s’incarica della battuta Beneventi, che spiazza Dammiano e trova il pareggio per il Potenza 1919.
Per le proteste e l’atteggiamento irriguardoso successivo, l’arbitro Sileo, espelle subito dopo Troglia, ma gli animi come già detto, non si accennano a placare: un giocatore murese scaglia il pallone contro Polino, giocatore del Potenza 1919 rimasto a terra, e lì intervengono gli adulti, che invece di sedare gli animi, si lasciano andare in atteggiamenti di minaccia reciproci. Circa cinque minuti di sospensione di gioco, in cui s’è formato un accerchiamento a centrocampo, poi l’intervento di pacificatori, è riuscito a placare l’accenno di rissa generale, in un parapiglia in cui le colpe principali, rimangono sempre (forse è meglio dire: solo) quelle dei maggiorenni.
Si riprende a giocare, ma oramai l’aspetto del gioco ha poco senso, e dopo il fischio finale che sancisce l’1-1 finale, continuano a fioccare urla e minacce, per altri dieci minuti, fino a che non torna a regnare il buon senso. Il buon senso, proprio un paradosso, questo termine, per l’anticalcio odierno.
Potenza 1919 – Murese 2000 Aurora 1-1 (0-1)
Potenza 1919: 1 Leone, 2 Santangelo (15 Tolla), 3 Volpicella, 4 La Terza, 5 Di Blasi, 6 Eufemia, 7 Di Nuzzo, 8 Guglielmucci (14 Fiorentino), 9 Polino, 10 Beneventi, 11 Minecci; Altri in panchina: 13 Vaccaro; Allenatore: Lello Monaco
Murese: 1 Dammiano, 2 Capezio, 3 Pirolo, 4 Paolino, 5 Gliubizzi V., 6 Gliubizzi A., 7 Marotta, 8 Troglia, 9 Sansone, 10 Diovisalvi, 11 Crusco (15 Pepe); Altri in panchina: 13 Trotta, 14Pirolo, 16 Bodini; Allenatore: Alessandro Dereviziis
Arbitro: Francesca Sileo di Potenza
Reti: al 15′ Troglia (P), al 61′ Beneventi (M) su rig.
Note: Pioggia incessante e Terreno pesante; Spettatori circa 50; Espulso: Troglia al 61′ per comportamento irriguardoso