di Marcello Milazzo
Giovanissimi Regionali Basilicata: Virtus Avigliano – Barile 3-0
Solita prova di compattezza, di solidità, di sagacia tattica e di finezza tecnica, quella messa in campo tra le mura amiche, dai Giovanissimi dell’ineffabile Tonino Summa, in questo atteso confronto della nona giornata del girone di ritorno del torneo Regionale, contro i pari categoria del Barile di Gustavo Cittadini, formazione che non di rado ha saputo tenere testa alle prime della classe.
Le inseguitrici di classifica più prossime, della capolista amaranto difatti, alla vigilia speravano in un passo falso della squadra di casa, per tentare di ridurre poi all’indomani, il gap di classifica che li divide dalla vetta (prima del match, il Re Leone, seconda in classifica, aveva un distacco di 5 punti, mentre la terza, Padre Minozzi, era divisa da 8 punti dalla Virtus), ma ancora una volta la squadra di Summa, ha mostrato in partita, il suo cinismo nel concretizzare al meglio le occasioni da rete, e la sua capacità di tenere sempre alta la concentrazione durante gli interi 70 minuti di gioco.
Persino Vaccaro, il 2001 recente sostituto di Romaniello, è parso sempre più in crescita e ormai integrato nell’undici di partenza, a controprova della grande forza del collettivo aviglianese, rodato nei suoi ingranaggi, con il certosino lavoro del suo tecnico, che riesce sempre a plasmare nel corso del torneo i suoi ragazzi, migliorando il loro rendimento partita dopo partita (che differenza difatti per il nuovo terzino destro, dalla dignitosa ma timida prestazione offerta contro il Padre Minozzi qualche settimana fa, all’acquisita sicurezza messa in mostra contro il Barile).
Il Barile dal suo canto, s’è presentato al cospetto della capolista con un 4-3-3, che cercava di esaltare la velocità prorompente di Rella, il suo terminale più avanzato, anche se il gioco solitamente fluido della squadra di Cittadini, oggi è apparso assai imbrigliato, nella rete e nel fitto rigore tattico disposto dagli avversari, tanto che i barilesi, hanno faticato parecchio, nell’imbastire azioni manovrate, scontrandosi già nella trequarti, con l’azione interditoria del centrocampo locale; così, sia le manovre e le ispirazioni di Moldovan, e sia i tagli e le avanzate di Deoregi e Mascolo, oggi sono oggi apparsi piuttosto latitanti nell’economia generale della partita.
Sul versante aviglianese, nel 4-2-4 duttile, che sa tramutarsi in 4-4-2 in fase passiva, è emersa la grande propensione ai raddoppi di marcatura, come costante del match, nell’attitudine ad arginare sul nascere, le fonti di gioco degli ospiti, così, specie nel primo tempo, è risultata determinante la prova di spessore di Nardiello, vera diga davanti alla difesa, e sempre pronto a dettare i tempi delle ripartenze. Non si può però non sottolineare l’importanza delle finalizzazioni del “grande bomberino” Ricci, che archiviava definitivamente la pratica, con due zampate nella ripresa, in due schemi fotocopia, su corner da sinistra: Sabia che fintava di dettare il passaggio, angolo battuto invece al centro dell’area dall’ottimo Colangelo P., a superare la difesa, e dal lato opposto inserimento e sinistro vincente di Ricci.
Adesso oltre a vedere le risposte sul campo delle avversarie della corsa al titolo, bisognerà comunque testare la tenuta primaverile del team aviglianese, sempre a mille nella sua preparazione, e con una rosa collaudata ma non lunghissima. La volata finale difatti, a sei giornate dalla fine è già partita, e la squadra che forse tra tutte, ha comunque utilizzato più volte nel corso del torneo il suo undici base, sarà attesa da sei finali, con cinque punti di vantaggio da amministrare da qui alla fine del torneo. Anche se l’impressione che ha destato anche nella partita contro il Barile è stata comunque quella di grande tonicità, e d’innegabile condizione atletica.
La Cronaca annota la prima palla goal del match, al 7′ difatti su corner da sinistra battuto da Colangelo P., il pallone attraversa tutta l’area di rigore barilese, giungendo sulla destra, da dove arriva in velocità il guizzante Ricci, che però conclude debolmente, permettendo così ad Imbriano, di bloccare a terra con sicurezza.
Al 12′ del primo tempo, è una palla da fermo a sbloccare il match, confermando la grande attitudine degli amaranto a sfruttare a pieno le opportunità su palle inattive: su un fallo di gioco fischiato dall’ottimo arbitro Enrico Foscolo, si presenta a battere il calcio di punizione Summa Ant. poco oltre il vertice destro dell’area barilese; il terzino pennella una traiettoria morbida per il centro dell’area, dove Santoro L., eludendo la marcatura di Susco, riesce a girare al volo di piatto destro, insaccando a mezz’altezza alla sinistra di Imbriano.
Dopo il vantaggio i padroni di casa, per il restante corso del primo tempo, non riescono più a rendersi pericolosi in fase di tiro, e l’unica vera occasione da rete, giunge proprio allo scadere per i biancoblu, quando Prisco riesce a strappare una palla dai piedi di Colangelo P., e lancia lungo in verticale il velocissimo Rella, ma l’attaccante dopo avere superato sullo scatto Sabato, tenta di aggirare Donnaianna, accorso in uscita al limite dell’area, ma si allunga il pallone sulla destra, trascinandoselo oltre il fondo, non riuscendo a concludere in porta.
Per sbloccare nuovamente il risultato, occorre nuovamente una palla inattiva alla formazione di casa, così al 6′ della ripresa, Colangelo P. va a battere il solito corner dal versante sinistro, su cui il peperino Sabia, accorre verso il compagno fintando di cercarne il dialogo, ed invece lo schema, prevede il cross di Colangelo P., a superare la mischia ed il portiere in uscita alta, così dal versante opposto, sbuca da destra l’imprendibile Ricci, che quasi indisturbato depone di destro a porta vuota, la palla del raddoppio aviglianese.
Al 19′ arriva l’azione offensiva più pericolosa degli ospiti, stavolta è un angolo barilese a mettere i brividi alla difesa locale, difatti Mascolo, batte con traiettoria tesa a rientrare dal versante destro sul palo vicino, e Donnaianna riesce a deviare ma non a bloccare il pallone, che come una scheggia impazzita giunge sul fronte opposto dell’area piccola, dove dopo una mischia, Bacino sembrerebbe concludere a botta sicura, ma un intervento in scivolata dell’accorrente Ricci e la contemporanea opposizione di Sabato, ribattono la conclusione, riuscendo a mantenere inviolata la propria porta.
Da una ripartenza velocissima della squadra di casa al 22′, nasce l’azione che darà il la alla terza segnatura, su un lancio in verticale di Summa Ant. difatti, si scatena la corsa di Colangelo N., che sulla sinistra, dopo essersi liberato in velocità e del contrasto di Angelone, giunto al vertice dell’area del portiere, fa partire una bordata che Imbriano in tuffo alto, devia oltre la traversa. Ma sull’angolo colpisce nuovamente da sinistra, la consolidata ditta Colangelo P.-Sabia-Ricci, con lo stessissimo schema d’un quarto d’ora prima: movimento di Sabia incontro a Colangelo, ma cross a spiovente del centrocampista centrale, a scavalcare il mucchio in area, dove stavolta però il portiere barilese non accenna all’uscita, ed il cecchino Ricci, nuovamente puntuale, sbuca dal versante opposto, e di sinistro stavolta, trafigge con un rasoterra il frastornato Imbriano.
All’uscita dal campo è festa aviglianese, alla sua dodicesima vittoria casalinga su tredici partite, in un campo che risulta tabù per tutte le avversarie (solo il P3F Potenza è riuscito a strappare un pareggio qui). Da noi avvicinati, il trainer Gustavo Cittadini e lo staff tecnico del Barile, rimarcavano ovviamente la forza della capolista, anche se esprimevano anche un palese rammarico, per l’atteggiamento sotto tono (quasi “primaverile”) denotato in tutti i loro ragazzi, fattore insolito, specie nelle amnesie e nella svagatezza del settore difensivo. E ricordavano come, la veemenza e la determinazione, fu invece una caratteristica dello stesso match all’andata, in cui in casa, riuscirono a vendere assai cara la pelle contro l’Avigliano, perdendo di misura, ma riuscendo comunque per larghi tratti dell’incontro, a mettere sotto l’avversario.
Esultanza misurata negli spogliatoi della capolista, con lo stakanovista Tonino Summa, sempre attento a tenere alta la tensione e la concentrazione del gruppo, godendosi si, le vittorie ed i momenti positivi, ma ricordando sempre che il cammino fino alla fine del torneo, sia ancora lungo e pieno di insidie dietro ogni angolo. Lavoro e piedi per terra, un motto che il tecnico aviglianese non sembra mai abbandonare, anche quando vittorie ripetute, come quest’ultima ottenuta col Barile, sembrerebbero proiettare la sua squadra, verso traguardi che ai più ad inizio torneo sembravano impensabili.
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Virtus Avigliano – Barile 3-0 (1-0)
V. Avigliano: 1 Donnaianna, 2 Vaccaro, 3 Summa Ant. (16 Santoro A., 15 Summa Ale.), 4 Nardiello, 5 Summa V., 6 Sabato, 7 Santoro L. (13 Rosa), 8 Colangelo P., 9 Colangelo N., 10 Ricci, 11 Sabia (17 Pace); Altri in panchina: 12 Sileo, 14 Galasso, 18 Auria; Allenatore: Tonino Summa
Barile: 1 Imbriano, 2 Logrippo, 3 Bacino, 4 Moldovan (20 Paternoster), 5 Susco, 6 Angelone, 7 Labriola (19 Russo), 8 Mascolo (18 Prisco), 9 Rella (15 Di Bari), 10 Deoregi, 11 Colangelo L. (14 Ramunno); Allenatore: Gustavo Cittadini
Arbitro: Enrico Foscolo di Potenza
Reti: al 12′ Santoro L., al 43′ e al 58′ Ricci
Note: Giornata assolata e temperatura mite; Spettatori: circa 100; Ammonito: Nardiello (V. Avigliano)