di Marcello Milazzo
Giovanissimi Regionali Basilicata: Metanauto – Vigor Matera 0-4
Questo della domenica al Curcio di Picerno, dove era in programma il match di medio-alta classifica del campionato dei Giovanissimi Regionali, tra la Metanauto Picerno, a metà classifica, e la Vigor Matera, quarta in classifica, è stato il classico esempio, di quando il campo, e le gesta che esso sa farti ammirare, conferma e promuove la bontà d’una tua scelta. Il programma del weekend difatti, presentava parecchie belle alternative, più o meno importanti per la graduatoria, ma la scelta alla fine è caduta sul match, che oltre a due squadre guidate da tecnici che amano lavorare lontani dai proiettori, con la pratica dell’insegnamento sportivo ed educativo alle loro compagini, esprimono comunque indubbiamente, chi per un verso e chi per l’altro, un alto valore estetico e di buon gioco, sui rettangoli calcistici.
Ma oggi nella fattispecie, l’attesa overture è stata suonata dai ragazzi di Mimmo Donvito, che come ci avevano abituato sempre, nelle precedenti prove a cui avevamo assistito (come la partita a Policoro contro il Re Leone, o quella ad Avigliano contro la Virtus, che è stato finora il match più bello e tecnicamente più intenso dell’intero torneo), hanno nuovamente messo insieme una vera sinfonia orchestrale in campo, fatta tutta di trame fitte e veloci, di passaggi ed aperture di prima, di sovrapposizioni e raddoppi di marcature, e di cambiamenti di fronte e di fasce, che ha sicuramente deliziato il pubblico, che ha avuto la fortuna di ammirare questo spettacolo, un belvedere davvero, per questa categoria calcistica del settore giovanile nostrano.
E dire che il “Barcellona lucano” made in Matera, aveva comunque davanti una Metanauto Picerno, ben nota per l’accortezza tattica di Nicola Petrullo, per la sua maniera attenta d’interpretare i match, con una disposizione corta e diligente, una squadra sempre pronta a soffocare le trame avversarie ed a ripartire con micidiali verticalizzazioni, e contro cui nemmeno le squadre di rango maggiore della classifica, avevano mai avuto la fortuna (eccetto la partita in casa del Padre Minozzi) di imporsi con più d’una rete di scarto, nonostante la differenza dei valori tecnici degli organici.
Ma oggi, ai Giovanissimi picernesi, non è bastato il loro ardore e la loro disciplina tattica, contro i settanta minuti di calcio totale, inscenati dai nerooro, che sono spesso arrivati al tiro, con manovre avvolgenti fatte di oltre dieci tocchi di seguito, impegnando nelle trame tutti i giocatori nel campo, con azioni che partivano dalla difesa, per arrivare dopo una serie di palleggi e passaggi veloci, nei pressi della porta avversaria, con ben tre dei quattro gol realizzati (i primi tre), frutto di azioni di prima e velocissime, che avrebbero ubriacato qualsiasi difesa.
La disposizione dei materani, era come al solito quel 4-3-3 tanto caro al Mister Donvito, con due ali come Tralli e De Falco, sempre pronte a cambiarsi di fascia, un perno centrale offensivo, Di Cuia, encomiabile nel sacrificio e sempre pronto nell’assistere di prima i suoi compagni, un trequartista Pellegrino, micidiale negli inserimenti in verticale, e due manovratori e coordinatori di centrocampo, come Barberio, e l’ottimo Paolicelli, che oggi ha sostituito assai degnamente, il forte mediano Olivieri; la difesa oltre che attenta negli indirizzi di chiusura, inoltre era a sua volta, una piccola fabbrica di costruzione di gioco, con i quattro, sempre pronti a far partire l’azione palla al piede.
Defezioni pesanti sul fronte della squadra di Petrullo, con l’assenza di Vazza e Giardinetti, e la panchina imposta all’ottimo Zaccagnino, a causa dell’assenza agli ultimi allenamenti, tre pezzi da novanta fuori dalla contesa, che hanno comunque costretto il tecnico picernese, a dei ritocchi importanti specie nel reparto difensivo, con maggiori compiti di copertura, gravati su Viggiano, e con l’utilizzo di Salvia come pendolare tra mediana e fronte offensivo, lasciando a Fortunato e Capezzera, l’arduo compito di farsi spazio, nella densa rete materana di passaggi, che avvolgeva già in partenza la loro trequarti.
Le note di Cronaca, segnano naturalmente innumerevole occasioni da rete (se quest’anno i materani le avessero sfruttate almeno al 50%, sarebbero molto più in alto in classifica, dell’attuale quarto posto), ma sintetizziamo il tutto, partendo dal 18′, quando va in scena forse l’azione più bella dell’intero match, con una quindicina di tocchi veloci, con cui i ragazzi materani, dopo aver ubriacato i padroni di casa, alla fine, vedono Simone sulla destra liberarsi della marcatura avversaria, servire a lato il compagno Barberio, che a sua volta cede all’indietro all’accorrente Paolicelli, che fa partire un fendente in diagonale sul fronte opposto sinistro, liberando a sorpresa Pellegrino: un breve controllo in corsa, ed una volta dentro l’area una bomba a mezz’altezza sul palo vicino, che Pepice disinnesca con bravura in due tempi.
Il canovaccio della manovra ospite mostra parecchie varianti, ed al 21′ difatti è il turno di una conclusione dalla distanza, al termine di una azione sulla fascia sinistra, con un tiro dal limite effettuato da De Falco, con il pallone che dopo una traiettoria tesa, e con il portiere picernese oramai superato, si stampa sull’incrocio dei pali di sinistra, per poi essere spazzato via dalla difesa biancoverde.
Dopo un grande intervento di Pepice, in tuffo a mani aperte, al 28′, in seguito ad un’azione personale all’interno dell’area di Barberio,e ad un suo tiro in diagonale, da destra a sinistra (dopo essersi liberato del controllo di Marrese), è il turno allo scadere, al 35′, dell’unica vera occasione da rete per la squadra di casa, con una repentina verticalizzazione che libera sulla destra Potenza per il cross, con palla al centro dell’area ospite, che trova la deviazione di Fortunato in anticipo su Capolupo, e la palla che diretta nell’angolino destro, viene bloccata in due tempi dal portiere Pennuzzi.
Ma nella ripresa la musica non cambia, ed all’8′ arriva per la Vigor Matera il momento di colpire, e ciò non poteva essere che al termine d’una azione avvolgente, con trame fitte e veloci, che si concretizzano con il triangolo finale, chiesto da Tralli, che Di Cuia, attratti a sè due avversari, chiude verso il centro dell’area allo stesso compagno di squadra, così che Tralli, accentratosi da sinistra, superato in velocità Tirone, batte con un tocco in allungo e di giustezza sulla destra, il portiere Pepice, uscitogli incontro alla disperata.
Al 15′ i materani si ripetono, e sempre sullo sviluppo finale d’un’azione avvolgente, che vede il velocissimo Tralli, rientrare da sinistra dopo uno scarto ubriacante su Tirone, e servire per linee orizzontali, il puntuale Pellegrino, ed il fantasista seguendo il movimento orizzontale del pallone al limite dell’area, dribbla Viggiano, e poi lascia partire un fendente, che si va ad insaccare proprio sotto la traversa, nella parte alta di sinistra della porta picernese.
Nel finale è nuovamente la squadra ospite a colpire letalmente, ed al 32′, è il neo entrato Sciandivasci a seminare lo scompiglio sul versante sinistro della difesa locale, per poi servire in verticale il centravanti Di Cuia, che da posizione centrale, prima si defila sulla destra, per sfuggire alla marcatura d’un avversario, e dopo dall’interno dell’area, fa partire un diagonale rasoterra, che s’insacca nell’angolino opposto di sinistra.
Nel vasto campionario dei materani, mancava oggi però una rete da calcio da fermo (vera rarità per le abitudini della squadra di Donvito), ed al 35′ difatti, si completava la quaterna, proprio sullo sviluppo d’un corner, battuto dall’angolo sinistro da Barberio: cross teso verso il centro dell’area, dove svetta alta la testa di capitan Capolupo, che mette inesorabilmente alle spalle dell’incolpevole Pepice.
All’uscita dal campo, dopo i reciproci abbracci delle due squadre, avvicinavamo il tecnico Nicola Petrullo, che ci ribadiva come la odierna avversaria, a suo avviso, fosse la squadra più forte e meglio messa in campo di tutto il novero del torneo regionale di categoria, idea maturata nonostante lo 0-0 con cui all’andata i suoi a Matera, riuscirono ad imbrigliare i loro avversari. La convinzione del tecnico picernese, era comunque che anche se avesse avuto tutti i suoi elementi in rosa, con la Vigor vista oggi, ci sarebbe stato ben poco in più da fare.
Sul fronte materano, Mimmo Donvito usciva dal campo visibilmente soddisfatto, per la nuova prova d’insieme offerta dai suoi ragazzi, una squadra che ha mostrato di saper giocare a memoria, e di cui il tecnico materano, non trova appunti particolari da segnalare nel termini del gioco espresso, e dei fraseggi e degli schemi sviluppati sui terreni di gioco. Solo la concretezza in fase di finalizzazione, d’una squadra davvero innamorata del pallone, è stata forse avversa in qualche occasione nel corso dell’anno, ma questo è un destino comune, tipico delle squadre che pensano soprattutto al gioco, piuttosto che al mero risultato finale.
Metanauto Picerno – Vigor Matera 0-4 (0-0)
Metanauto: 1 Pepice, 2 Perrone, 3 Marrese, 4 Viggiano, 5 Tirone, 6 Potenza, 7 Fortunato (13 Laurino), 8 Latorre A., 9 Salvia (14 Zaccagnino), 10 Latorre C., 11 Capezzera; Altri in panchina: 15 Margiotta; Allenatore: Nicola Petrullo
Vigor Matera: 1 Pennuzzi, 2 Simone (15 Spolidoro), 3 Ciccarone (16 Carlucci), 4 Paolicelli (13 Taccardi), 5 Lomurno, 6 Capolupo, 7 Tralli (17 Tarasco), 8 Barberio, 9 Di Cuia, 10 Pellegrino, 11 De Falco (14 Sciandivasci); Allenatore: Mimmo Donvito
Arbitro: Teodosio Claps di Potenza
Reti: al 43′ Tralli, al 50′ Pellegrino, al 67′ Di Cuia, al 69′ Capolupo
Note: Cielo nuvoloso ma Temperatura gradevole; Spettatori: circa 50; Ammonito: Ciccarone (Vigor) per gioco falloso