di Marcello Milazzo
Una situazione paradossale, quella che sta vivendo Matera, riguardo il settore giovanile, precedentemente affidato in gestione al polo sportivo Matera Sport Academy. Vige difatti, dopo l’esclusione della prima squadra dalla serie C, a causa delle note vicende societarie, l’attuale blocco delle formazioni Under 19, Under 17 ed Under 15, che stanno disputando il campionato nazionale delle rispettive categorie, con il marchio Matera, ma con oneri ed impegni gestionali del polo sportivo e calcistico, che coinvolge le società dell’Invicta e del Matheola.
Il precedente accordo ad inizio stagione difatti, prevedeva l’autonomia gestionale, da parte del MSA, nell’organizzazione delle tre compagini Under (rosa, staff, allenamenti, trasferte, ecc.), per cui dopo l’inevitabile esclusione della formazione maggiore, dal campionato di terza serie, l’attuale polo gestionale del settore giovanile materano, aveva immediatamente chiesto una deroga alla Figc, per poter continuare appunto le tre competizioni, in considerazione, appunto che gestione, oneri e spese, fossero comunque interamente a carico del MSA.
Il problema è però, che dopo l’ultima partita Berretti (contro il Trapani), le due partite rinviate di U 17 ed U 15 contro Catania, e la successiva giornata di sosta dei tre campionati, non essendo arrivata risposta da parte della Federazione, è ancora incerta anche la disputa delle partite della prossima 17.ma giornata ovvera quella che dovrebbe prevedere le sfide incrociate delle compagini giovanili materane minori, contro il Siracusa, in attesa di una disposizione ufficiale da parte della Lega, decreto però che ad oggi non è ancora arrivato.
Il rischio di un fermo definitivo, anche per le squadre dei campionati Under nazionali del MSA, è davvero serio, con tutte le conseguenze quindi, che il provvedimento avrebbe sul gruppo societario, che ad inizio stagione, si è sobbarcato appunto l’impegno organizzativo, dall’aspetto economico non indifferente. Sarebbe una clamorosa beffa, non solo per le società materane, appartenenti al polo gestionale, ed agli imprenditori che hanno messo personalmente “mani alle tasche”, per gestire e riqualificare il movimento calcistico giovanile della città, ma anche per il movimento giovanile lucano in genere.
Il provvedimento di esclusione anche delle squadre delle giovanili difatti, toglierebbe la possibilità di una prestigiosa vetrina, a quegli oltre sessanta ragazzi, impegnati nei tre tornei, con il conseguente fermo stagionale anche per loro. Ed anche il lavoro svolto fin qua, da parte dello staff tecnico materano di riferimento, andrebbe così inevitabilmente in fumo. Sarebbe come se un lavoro di oltre cinque mesi, fosse buttato irrimediabilmente al vento. Vedremo comunque in questi giorni, le decisioni definitive degli organi competenti, e le ripercussioni che esse potranno avere sull’intero mondo calcistico giovanile materano e lucano.