di Marcello Milazzo
Finalissima U 15 Basilicata: Invicta – Lykos 7-0
Messo in cascina, il primo dei due titoli giovanili regionali in palio, nell’attesissima giornata del 18 Maggio, dalla società detentrice Invicta Matera, nella prima delle due finalissime contro la Lykos, nella categoria Under 15 di Basilicata, dove in un match senza storia, la squadra di Claudio Calabrese, ha bissato il successo ottenuto nella precedente stagione 2019/20, infliggendo un pesantissimo “sette meraviglie”, con il suo plotone di classe 2007, ai ragazzi potentini 2008, guidati dal tecnico Rocco Russo.
Il pronostico quindi, che già pendeva di suo, a favore dei ragazzi materani, è stato più che rispettato, in una partita in cui è emerso ancora una volta, lo spessore dell’undici di Calabrese, che oltre ad individualità di rilievo quale i noti Cirigliano, Miriello, Vizziello e Chiurazzi, è sempre risultato per l’intera stagione, collettivo dotato in tutti i ruoli, e sostenuto da qualità anche nella sua rosa lunga, tanto da potersi permettere anche nell’ultimo atto del torneo, di presentare una formazione, diversa in ben tre elementi, da quella che già trionfò nello spareggio contro l’A. Policoro.
Cambiare quindi, senza togliere nulla ai meccanismi, e non solo in meri termini di nomi, ma anche come posizioni sul campo, visto che lo stesso Tancredi, elemento di continuità impressionante, dalla posizione di mezzala occupata nella precedente partita di spareggio, è stato avanzato nel confronto odierno, a terzo del tridente d’attacco. O lo stesso Capezzera, che entrato al posto di Ragone nella ripresa, ha ricoperto il ruolo di prima punta, con lo spostamento del falso nueve Chiurazzi, in trequartista del nuovo 4-2-3-1.
Una partita in cui si è avvertito già da subito, quanto la Lykos, nonostante arrivasse dal primo posto nel suo girone A, fosse comunque la malcapitata di turno, e la vittima sacrificale, della squadra di Calabrese, che in questa stagione, aveva trovato due soli intoppi, in terreni di erba naturale (o terra), sicuramente poco inclini alle sue caratteristiche di squadra esplosivamente manovriera. Per il resto invece, anche nell’atto d’epilogo del torneo, si è avuto ancora una volta la conferma della differenza esistente tra l’undici materano e le altre contendenti.
Ci son voluti comunque quindici minuti ai già campioni in carica, per aprire le danze, quando su un cross ed una respinta della difesa potentina, una palla sporca giunge sul lato destro dell’area, dove Tancredi è lesto a farsi trovare libero, ed a scoccare un secco diagonale, che va ad infilarsi nell’angolo opposto, fuori dalla portata di Gorga, chiarendo quindi presto il gap esistente tra le due formazioni sul terreno di gioco.
La Lykos era scesa in campo, con il suo solito modulo 4-3-3, operando degli spostamenti, per cercar di arginare la nota propensione al gioco sui due versanti dell’avversaria. L’undici difatti era quello consueto, ma ad operare da terzino sul versante dove spingevano Tancredi e Cirigliano, era stato arretrato Latronico, con difesa completata dai due centrali Sofia e Blasi e dall’altro terzino Savino. In mediana il trio era sempre Giuseffi, Corleto e Telesca, mentre risultavano invertite le ali, con Rufrano a lottare sul lato sinistro, D’Amato al centro, ed il prestante Palermo sul versante di destra.
Come detto cambiava l’undici materano, schierato da Claudio Calabrese, con coppia centrale di difesa, che puntava sulla nota fisicità di Vizziello, e su quella del rientrante D’Antona, mentre i polmoni di fascia erano affidati agli instancabili Cirigliano e Lisanti. A centrocampo, nel 4-3-3 iniziale, al play Ragone venivano affiancati il neo innesto Fanuele e il costante Iacovone, mentre in attacco come detto, alle ali Tancredi e Miriello, che facevano male ai loro marcatori, si aggiungeva Chiurazzi, prima punta di manovra, sempre nel cuore delle trame di trequarti.
Dopo una ghiotta occasione per il pareggio, che sul cross di D’Amato al 22′, vedeva Palermo smarcatosi al centro dell’area, ma il cui piattone al volo terminava alto sopra la traversa, ricontinua la sinfonia dell’Invicta, che al 24′ ed al 33′ colpisce due volte, con un’altra specialità della casa: la conclusione da fuori. Prima difatti è Cirigliano vicino al vertice destro dell’area, a fulminare Gorga con un tiro che s’insacca nell’angolo alto opposto, e poi arriva il tris con Vizziello, che dopo aver vinto un contrasto, scocca un tiro a giro dalla lunetta, che va ad adagiarsi nell’angolo destro.
Niente di nuovo all’orizzonte anche nella ripresa, con la quarta rete, in pratica congeda match, siglata al 9′, dopo un nuovo tiro dalla distanza, stavolta di Miriello, che trova la deviazione di Savino, alzandosi a palombella, e diventando assist per il neo entrato Capezzera, che da due passi infila nel sacco. Su una respinta corta della difesa, giunge al 19′ il pokerissimo materano, con la palla che s’innalza a campanile al centro dell’area, dove Chiurazzi si esibisce in una mezza rovesciata volante, che non lascia nuovamente scampo al povero Gorga.
Con l’avversaria sempre più alle corde, la squadra invictiana, continua a spingere sull’acceleratore anche nel finale, arrotondando ulteriormente il suo score, prima al 28′ con un cross lungo e teso in area di Cirigliano, che libera a sinistra Miriello, che di controbalzo mette la sua firma nel tabellino, e poi dopo un rigore di Chiurazzi, infrantosi sul palo, al minuto 32, è nuovamente Capezzera, liberato solo davanti al portiere, a segnare ed a sigillare la settina finale, con la festa che scoccherà poco dopo, al triplice fischio di congedo.
Un’annata comunque sia chiaramente positiva, quella per la squadra di Rocco Russo, in un torneo affrontato con un organico interamente di sotto età, e la soddisfazione della conquista comunque della qualificazione alla finalissima. Poi come prevedibile, la differenza fisica ed esperenziale, è gravata come un macigno nel match di Ferrandina, rispetto ai più prestanti e maturi avversari, ed anche gli attesi Sofia, Latronico, Giuseffi, ecc., hanno comunque potuto fare ben poco al cospetto di una schiacciasassi come l’armata materana, anche se con un passivo che è andato forse ben oltre le già poco rosee attese.
Sull’altro fronte, entusiasmo alle stelle, per la doppietta nella categoria, per la schiacciante superiorità dimostrata sul campo, nonostante la qualificazione nel girone, sembrava poter essere messa in dubbio, dalla strenua resistenza dell’A. Policoro. Ma alla fine, come già previsto ad inizio torneo, l’undici di Mister Calabrese, ha sempre mostrato la sua forza, anche quando, non scomponendosi, ha affrontato lo scoglio dello spareggio, con la naturalezza e la consapevolezza che compete al suo valore. Un valore tecnico e tattico d’altronde, che lascia ben sperare per il prosieguo nelle fasi nazionali, e chissà che a Giugno, non si interrompi finalmente l’astinenza lucana, nei gironi contro siciliane e calabresi. Con un gruppo così coeso e dotato, sognare e più che lecito.
Invicta Matera – Lykos 7-0 (3-0)
Invicta: 1 Lorusso (12 Massari); 6 Cirigliano, 15 D’Antona (2 Di Lecce N.), 5 Vizziello, 4 Lisanti (3 Cantore); 17 Fanuele (18 Lepenne), 20 Ragone (8 Capezzera), 9 Iacovone (16 D’Alessandro); 7 Tancredi (19 Lavalle), 10 Chiurazzi, 11 Miriello – Altri in panchina: 13 Di Lecce V., 14 Buoncore – Allenatore: Claudio Calabrese
Lykos: 1 Gorga (40 Tarantino); 3 Savino (7 Trabace), 4 Sofia, 8 Blasi, 10 Latronico (13 Mancusi); 11 Giuseffi, 9 Corleto (22 Mangiamele), 20 Telesca; 2 Palermo, 21 D’Amato (14 Gentile); 17 Rufrano (16 Laurino) – Altri in panchina: 5 Cirone – Allenatore: Rocco Russo
Arbitro: Antonio D’Addario sez. Matera
Reti: al 15′ Tancredi, al 24′ Cirigliano, al 33′ Vizziello, al 44′ Capezzera, al 54′ Chiurazzi, al 63′ Miriello, al 67′ Capezzera
Note: Clima: mite, leggermente ventoso e cielo limpido; Spettatori: circa 150; Ammoniti: Lisanti e Cantore (I)