di Marcello Milazzo
Allievi Regionali Basilicata: Scanzano – Murese 1-2
Minuto 81: un calcio d’angolo (tra l’altro un po’ contestato), vede lo Scanzano tentare l’assalto finale per portare a casa i tre punti, cross di Suglia, sponda di testa di Mitidieri, verso il centro, a liberare Cataldo a due metri dalla porta, con l’attaccante scanzanese che depone di piatto in rete; nemmeno il tempo di esultare, che l’arbitro De Palma, fischia il fuorigioco, annullando la rete, tra le proteste dei fans di casa.
Minuto 83: pallone che giunge tra i piedi di Gliubizzi, che dopo un dribbling, lancia lungo il compagno Cardone, anche quest’ultimo in posizione molto dubbia, la cavalcata del fantasista murese, è perentoria, resiste al ritorno di Corsini, si libera solo davanti Marta, ne attende l’uscita, e quando sembra che il portiere riesca a fermarlo, il n.10, blocca la sua corsa, aggira l’estremo difensore locale, ed appoggia il pallone nella rete sguarnita, siglando così l’incredibile vittoria esterna.
Recupero decisivo per l’esito della contesa, soprattutto per le decisioni arbitrali nei due episodi, anche se bisogna comunque sottolineare come, la chiarezza del fermo immagine della ripresa effettuata dalla fotocamera di un genitore scanzanese in occasione del primo episodio, fa luce sull’errore dell’arbitro, ma non smentisce la tesi, che gli errori fan comunque parte del gioco (la meccaniche veloci delle azioni ingannano sempre in molti, specie se coperti o non perfettamente in linea, checché ne possa dire la parte lesa).
La verità è che ancora una volta si è costretti, vista l’animosità rilevata nel trascorrere dei minuti della gara (non tra i giocatori delle due squadre, quasi tutti impeccabili fortunatamente) fino al finale (senza incidenti o risse, fortunatamente), a dover cominciare il commento di una partita del campionato regionale di calcio giovanile, partendo da episodi e non dall’analisi di un match, di vertice e molto atteso, che comunque ha opposto due belle ed attrezzate formazioni sul terreno di gioco di Scanzano.
Toni altissimi ed esasperati per una posta in palio assai relativa, se non la vetrina che queste competizioni a carattere regionale, dovrebbero invece permettere di offrire, a tanti giovani rampanti calciatori, che attendono la disputa settimanale, per potersi mettere in mostra, e magari poter fare quel salto di categoria che tanto agognano e sognano. Certo, errori e sviste, specie continue e ripetute, nel contesto di un match equilibrato e di vertice, non sarebbero da auspicare, ma per l’ennesima volta, si ci può chiedere: se tutto ciò è davvero frutto di un basso livello di preparazione e competenza del settore arbitrale (come spesso si sente bisbigliare dagli addetti ai lavori “danneggiati”), in breve termine cosa si potrebbe fare? Visto l’ingente numero di impegni e confronti calcistici nazionali a tutti i livelli oggi, se si ritiene che il livello generale della qualità arbitrale a disposizione sia deficitario, si ferma per caso il carrozzone, in attesa di una sua crescita? O magari facciamo a turno, e si dispongono arbitraggi direttamente scelti dalle singole società, con qualche addetto locale, che prenda il fischietto ogni volta che la sua squadra gioca in casa, e fischi sempre per come il suo tifo comandi, per caso?
Ecco perché, per l’ennesima volta, fermiamo il commento dei fattori extracalcistici, e ci occupiamo, indipendentemente dal risultato finale, dei fattori squisitamente tecnici o tattici delle contese, che sono sempre quelli che fanno bello ed affascinante l’intero mondo del calcio, nonostante la stortura delle vacue polemiche che esso è capace domenicalmente di portare alla ribalta.
Scanzano di Massimo Lerose, arrivato al big match, con un punto in meno della rivelazione Murese, ma anche con un match da recuperare, quindi potenzialmente primo in classifica, con l’espressione di un gioco tecnico ed arioso su tutte le piazze, quindi decisamente meritevole della posizione occupata; Murese di Rocco Russo, partita a riflettori spenti, e costruita man mano, anche grazie agli innesti extraregionali (il sicignanese Troisi, portiere d’ottima fattura, e l’avellinese Tobia, il metronomo della mediana, oggi assente dalla contesa), ed a una rosa comunque completa in tutti i ruoli.
La squadra di casa, disposta dal suo tecnico, come solito costume, con un assetto spregiudicato, con l’usuale 4-3-3, la novità dell’inserimento di Carrieri (il “Totti di Montalbano”) al centro del fronte offensivo, per l’esclusione iniziale di Cataldo a causa delle non perfette condizioni fisiche, e l’altra scelta iniziale a centrocampo, per un assetto più equilibrato, di Prete al posto del più manovriero Caravita, anche se nel corso di un match in salita, l’apporto successivo dello stesso Caravita nella ripresa, è apparso determinante ai fini dello sblocco della fluidità delle trame.
Gli ospiti invece, hanno confermato le premesse d’una disposizione tatticamente prudente, con il collaudato 4-4-1-1, facendo di necessità virtù dell’assenza di Tobia, approfittando della disponibilità dopo l’infortunio al naso di Tummillo, per inserire anche il buon ’99 tra gli undici. Così Rota è rimasto al centro della difesa a far coppia con Galizia (un po’ a sorpresa), e per creare maggiore interdizione in mediana, Tummillo sostituiva l’assente Tobia, rispetto alla formazione che aveva straripato contro l’Invicta nella scorsa giornata di campionato Allievi Regionali.
Primo tempo comunque di grosse difficoltà di manovra della formazione di casa, che doveva scontrarsi, non diciamo scontatamente contro “il muro”, ma contro l’ottima disposizione tattica della squadra murese, e con l’ottica tecnica di molti suoi elementi in campo. Dopo un disinvolto controllo delle manovre avversarie, difatti, all’8’ su una fluida azione veloce, sono proprio i biancorossi a passare: progressione di Ceccia sulla fascia sinistra, che supera Mariello in velocità e nei pressi della linea di fondo crossa in area, dove in un buco centrale, piomba veloce F. Cerone, e sull’uscita di Marta, lo supera, piazzando di destro il pallone sotto la traversa.
Ottima difesa e buone ripartenze per gli ospiti, e la prima vera doppia occasione per pareggiare le sorti, giunge per la squadra di casa, solo tra il 35’ ed il 36’, quando prima sugli sviluppi di un corner battuto da Suglia, dal limite dell’area è Versace in verticale a trovare un corridoio per D’Oronzio, che all’altezza del dischetto, si gira bene, e scaglia un fendente che coglie la base del palo sinistro della porta di Troisi, e subito dopo, una punizione dai venti metri, viene battuta ad arte da Morando, ma il pallone indirizzato verso l’incrocio sinistro della porta, esce d’un soffio a lato.
Altra storia nella ripresa, dove l’innesto di Caravita, sembra donare al centrocampo orange, quel quid smarrito nei primi quaranta minuti, ed un po’ il calo atletico degli avversari, un po’ l’atteggiamento più determinato dei padroni di casa (sempre più pressanti nel corso dei minuti), cambiano letteralmente volto alla partita. All’11’ infatti, è già occasionissima, su un calcio d’angolo battuto da destra da Suglia, dove si erge più alto di tutti di testa D’Oronzio, ed impatta bene indirizzando nell’angolo basso sinistro della porta ospite, ma è di grosso rilievo, l’intervento in tuffo a mano aperta, dell’estremo difensore murese, che salva il risultato.
Continua la pressione dello Scanzano, ed al 24’ è Suglia che conquista palla a metà campo, e lancia in verticale sulla sinistra il velocissimo Carrieri, che superato C. Cerone, entra in area e spara un diagonale che da a tutti l’illusione del gol, ma che invece si spegne di pochissimo a fil di palo destro della porta murese.
Due minuti dopo, su un corner da sinistra battuto da Caravita, esce alto il portiere Troisi, ma la palla carambola sulla testa di Angrisani, e la lenta traiettoria, conclude la sua corsa, poco oltre il palo destro della porta ospite.
Senza soluzione di continuità la manovra della squadra di Lerose, e la Murese è costretta a capitolare al 29’, quando un calcio di punizione da trenta metri, è battuto con sagacia da Caravita, che crossa di taglio a seguire verso il centro dell’area, dove sbuca Carrieri, che devia il pallone davanti all’uscita disperata di Troisi, il portiere riesce a sfiorare il pallone, che s’indirizza lemme in porta, e prima che varchi la linea, è D’Oronzio a toccarlo, deponendolo definitivamente in rete.
La Murese sembra sulle ginocchia, e prosegue la sinfonia Scanzano: al 33’ un gran tiro dalla distanza di Caravita, sfiora di pochissimo la traversa, ed al 38’ un nuovo tiro dal limite operato dal neoentrato Stigliano, viene intercettato a centro area da Rota, ma la palla assume una traiettoria imprevedibile, e si perde sul fondo di pochissimo oltre il palo destro, con Troisi oramai fuori causa.
Tra il 41’ ed il 43’ i due episodi decisivi della contesa, già ampiamente descritti, e tra il gol annullato a Cataldo, e quello concesso a Cardone, ancora un’occasione clamorosa per lo Scanzano al 42’, quando su un cross dalle destra, un tiro a botta sicura di Stigliano dopo una mischia, viene intercettato in uscita bassa disperata dal solito Troisi. Poi come detto, l’apoteosi beffarda finale della squadra di Russo, tra il rammarico, la rabbia e le polemiche della squadra di casa.
Misurata euforia tra gli ospiti e cocente amarezza nelle fila di casa a fine match, ma per spezzare una lancia verso la ricerca di un più adeguato clima di sportività, e per mitigare le varie atmosfere d’esasperazione, riportiamo solo quello che è stato un reciproco e sano scambio di complimenti tra i due mister a fine match, dopo l’uscita reciproca dagli spogliatoi, quando lo sportivissimo allenatore della Murese, Rocco Russo, stringendo la mano al suo collega, il passionale Massimo Lerose, ha ampiamente riconosciuto sia i meriti ed il valore dell’avversario, sia l’ingiusta sentenza emessa dal mero esito calcistico sul campo, con belle parole che servono ad abbassare i toni, ed indirettamente a ricordare a tutti, come il gioco del calcio debba sempre essere innanzitutto e soprattutto un gioco.
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Scanzano –Murese 2000 Aurora 1-2 (0-1)
Scanzano: 1 Marta, 2 Mariello (17 Corsini), 3 Morando, 4 Versace (16 Stigliano), 5 Mitidieri, 6 Prete (14 Caravita), 7 Kasa, 8 D’Oronzio, 9 Angrisani (13 Cataldo), 10 Suglia, 11 Carrieri; Altri in panchina:12 Olivieri, 15 Manolio, 18 Laurenza; Allenatore: Massimo Lerose
Murese: 1 Troisi, 2 C. Cerone, 3 Marolda, 4 Tummillo (13 Nadif), 5 Rota, 6 Galizia, 7 Ceccia, 8 Ahmad, 9 Gliubizzi, 10 Cardone, 11 Cerone F. (15 Ciaglia); Altri in panchina: 14 Bodini, 16 Discianni, 17 Rendina; Allenatore: Rocco Russo
Arbitro: Mirco De Palma di Bernalda
Reti: all’8’ F. Cerone (M), al 69’ D’Oronzio (S), all’80’+3’ Cardone (M)
Note: Giornata assolata e Terreno in buone condizioni; Spettatori circa 150