di Marcello Milazzo
Semifinal Three Under 15: V. Avigliano – R. Cosenza 2-2 (0-0)
Si conferma comunque squadra capace di lottare alla pari, con le più quotate avversarie del raggruppamento del primo turno delle fasi nazionali del campionato Lnd della categoria Under 15, la Virtus Avigliano di Luigi Cammarota, che dopo la sconfitta di misura, che aveva già smentito i pronostici più pessimistici, in casa del Calcio Sicilia, si ripete con un’altra buona prova, ed il pareggio finale di 2-2, contro l’altra quotata Real Cosenza di Gerfoglio Iuliano.
Il 2-2 finale, dal pirotecnico andamento e tutto dipanatosi nella ripresa, non è comunque bastato alla squadra lucana, per alimentare qualche speranza di qualificazione, alla Final Six, ma a dire il vero anche il 2-1 momentaneamente raggiunto con Mangli, nei minuti di recupero, non sarebbe bastato per evitare l’eliminazione, visto che anche in quel caso, nell’eventualità di vittoria calabrese nell’ultimo match con i siciliani, con l’eventuale classifica a pari punti per tutte, ci sarebbe stata lo stesso l’eliminazione dei lucani.
Ma la cosa che è piaciuta comunque a tutti i convenuti al match del Comunale, di domenica mattina, è stato l’atteggiamento mai arrendevole, al cospetto di un’ottima e dotata avversaria, dell’undici amaranto, arrivato a fari spenti alle fasi nazionali, dopo l’inatteso e meritato successo nel campionato regionale, e che nei due match del triangolare, ha dimostrato, con una squadra dalle poche emergenze tecniche, di saper tenere comunque botta, al cospetto di compagini assai più quotate, e uscendo a testa altissima, da ambedue i confronti.
Da ammirare difatti, nella certosina tradizione dello staff tecnico aviglianese, il lavoro del giovane allenatore potentino, che ha saputo modulare il cammino vincente nel campionato, imponendosi su formazioni assai più strutturate, e riuscendo a sopperire alla carenza di fisicità della mediana, sotto il profilo della gestione tattica degli incontri, e dello spirito di squadra, dedito al sacrificio, del suo gruppo, tagliando per primo il traguardo finale regionale, e non solo evitando imbarcate nei confronti siculo calabresi, ma anche tenendo il campo, senza mai dare impressione di sottomissione, davanti le corazzate di turno.
Una mentalità quindi, che è apparsa quella giusta, e che ha reso possibile, la rimonta ed il sorpasso, che hanno persino fatto sperare in un prestigioso successo, sui micidiali e studiati schemi di palla inattiva, che hanno anche caratterizzato l’intera stagione delle squadre aviglianesi. Al 33′ della ripresa difatti, è stata la sponda di testa di Mangli, su un corner, a liberare il piatto di M. Corbo, da posizione favorevole, ad insaccare alle spalle di Filidoro; mentre al 37′, quasi in fotocopia, su una punizione lunga di Cittadini, è stata la sponda di Pietrafesa, sempre di testa a destra, a servire a centro area Mangli, per il tap in verso l’angolo sinistro della porta.
La compattezza dei calabresi comunque s’era evidenziata nell’intero match, anche se solo nel secondo tempo gli ospiti erano apparsi a maggiore agio, davanti alla squadra di casa. Mister Iuliano comunque, aveva disposto i suoi con il 4-4-2, in cui le due punte Guzzo più accentrato, e Fazzari che svariava sugli esterni dotato di ottima tecnica di base, erano alimentate da un centrocampo assai variegato, in cui Mazzone portava la cosiddetta acqua e Spadafora dava fondo alle sue ispirazioni, affiancati da Bartoletti, e dal dinamico ed imprevedibile Perri. Difesa a quattro, con cadetto da menzione, insieme a Rota a presidiare l’area, e con Guagliardi ed Esposito da terzini di fascia.
Rispondeva Mister Cammarota, riproponendo la sua difesa a quattro, con Mangli e Santoro al centro dell’area, e l’instancabile G. Sabia e Ferrara a fungere da esterni bassi. Il modulo 4-2-3-1, era comunque fondato dalla diga a centrocampo innalzata dal caparbio W. Corbo, migliore in campo, con l’ausilio tecnico di Tartaglia al suo fianco, mentre Martinelli, operava sia da terzo centrale di tre quarti, sia da cerniera di mediana, con i suoi forsennati recuperi a ritroso. Sulle ali agivano M. Corbo, un po’ spossato nel fine stagione, anche se cecchino come sempre, e il diligente Santarsiero a destra, mentre si riproponeva Fucci al centro dell’attacco, come provato in quel di Palermo.
Ritornando alla cronaca, poche emozioni nel PT, tra cui un’azione centrale di Fazzari, culminata dal tiro di Guzzo, che impegna in presa a terra L. Sabia al 3′; una botta dal centro dell’area di Martinelli, servito da Santarsiero, respinta col corpo da Cadetto al 6′; ed al minuto 15, quando su sviluppi di un corner, un tiro da fuori di Perri, viene respinto dal corpo da Mangli, e sul prosieguo dell’azione, la conclusione al volo di Spadafora, trova pronto alla presa a terra, il portiere L. Sabia.
Come detto però la partita si è accesa nella ripresa, quando la formazione ospite al 5′, riesce a trovare il vantaggio, in maniera comunque rocambolesca. E’ una percussione di Perri difatti, a spaccare gli equilibri della difesa aviglianese, con il centrocampista, che irrompe in area dopo aver superato due avversari, e arrivando solo davanti a L. Sabia, rimpallo con il portiere, e pallone che schizza verso il centro dell’area, dove Santoro tenta di rinviare, ma il flipper sullo stinco di Guzzo, risulta letale infilando la rete locale.
Prima dello scoppiettante finale, un’altra occasione per parte. M. Corbo difatti, all’8′, sull’ennesima palla riconquistata dall’omonimo Walter, viene lanciato, verso la porta cosentina, ma la sua conclusione da sinistra a destra finisce per uscire di poco oltre il palo lontano, di seguito al 12′ invece, è una splendida azione di Fazzari sul versante destro dell’area, a rifinire un cross a ritroso per il sopraggiunto Perri, che all’altezza del dischetto però, finisce con il mettere a lato, la ghiotta opportunità.
Poi i colpi di scena in zona Cesarini. Con la squadra di casa, che inscena come già descritto, la doppia operazione rimonta e vantaggio, nell’arco di soli tre minuti, capovolgendo così le sorti dell’incontro, tra il travolgente entusiasmo del folto pubblico accorso alla contesa, preso dal possibile raggiungimento dell’impresa vittoria, obiettivo meritato se non altro per l’atteggiamento disinvolto con cui nei due match, la squadra si era opposta alle titolate avversarie.
Ma quasi mentre ancora si esultava per la deviazione vincente di Mangli, un minuto dopo al 38′, la squadra di Iuliano, riagganciava l’Avigliano nel punteggio. Dopo un’incertezza sul versante destro dell’area difatti, Guzzo approfitta di una presa a terra imperfetta del portiere L. Sabia, uscitogli incontro, per crossare rasoterra dall’out, a ritroso verso il centro dell’area, dove il neo entrato Staffa, indisturbato e da pochi passi, depone comodamente dentro, la rete del definitivo 2-2.
L’eccessiva esultanza per il pareggio della formazione cosentina, denotava comunque l’errato calcolo fatto precedentemente, visto che il pareggio, non serviva comunque (rispetto al precedente 1-2) a cambiare la sostanza del terzo ed ultimo incontro. Come discusso difatti a fine match con il valente Mister Iuliano, l’obbligo nel terzo e decisivo match contro il Calcio Sicilia (in testa al girone con 3 punti), sarà per la formazione calabrese, in ogni caso quello di vincere in quel di Cosenza, anche se l’impressione fornita dall’undici ospite oggi, è stata comunque quella di un gruppo che abbia nelle corde, la possibilità di centrare l’obiettivo “segno 1”, per domenica prossima.
Si chiude invece sull’altro versante, la lunga stagione 2018/19, assai corroborante per l’alto numero d’impegni dovuto sostenere (campionato, coppe, rappresentativa, e il supplemento Lnd Nazionale per qualche elemento), ma il bilancio tracciato da Mister Cammarota, appare comunque più che soddisfacente, con una stagione che ha regalato un titolo regionale, abbastanza insperato in sede di pronostico iniziale, e che ha comunque continuato a sorprendere negli appuntamenti nazionali, con due ottime prestazioni, in un girone davvero complicato. Segno di un lavoro di equipe, che paga sempre, ed una crescita che comunque non si accenna a fermare, nonostante gli esigui numeri di una realtà, come quella della piccola cittadina lucana.
Virtus Avigliano – Real Cosenza 2-2 (0-0)
Avigliano: 1 Sabia L., 2 Sabia G. (16 Lagonigro), 3 Ferrara (18 Cittadini), 4 Corbo W. (14 Carlucci), 5 Mangli, 6 Santoro, 7 Santarsiero (17 Giuzio), 8 Martinelli (21 Pietrafesa), 9 Fucci (13 Vaccaro), 10 Corbo M., 11 Tartaglia (20 Volini); Altri in panchina: 12 Roma, 15 Coviello; Allenatore: Luigi Cammarota
Cosenza: 1 Filidoro, 2 Guagliardi, 3 Esposito, 4 Cadetto, 5 Rota, 6 Mazzone (16 Martino), 7 Bartoletti (17 Gallo), 8 Spadafora, 9 Guzzo, 10 Perri, 11 Fazzari (13 Staffa); Altri in panchina: 12 Orrico, 14 Chiappetta, 15 Mancini, 18 Chidichimo, 19 Pecoraro, 20 Saturnino; Allenatore: Gerfoglio Iuliano
Arbitro: Costantino Cardella sez. Torre del Greco; Guardalinee: Luciano sez. Venosa e Pirrone sez. Potenza
Reti: al 40′ Guzzo (C), al 68′ Corbo M. (A), al 70’+ 2′ Mangli (A), al 70′ + 3′ Staffa (C)
Note: Cielo poco nuvoloso e clima mite; Spettatori: circa 150