di Marcello Milazzo
Under 17 Regionali: Policoro – Lykos 3-2
Atmosfera intensa, già in pieno clima agonistico di campionato, quella che si respirava sul campo terroso del Perriello, tra le due squadre Under 17, Policoro di Iannella (oggi sostituito da Suriano) e Lykos di Guaita, entrambe a punteggio pieno dopo il primo turno, ed attese a quello che era definito da tutti, un vero scontro diretto di giornata. Clima gradevole dal punto di vista meteorologico, ma assai surriscaldato per le dinamiche di campo, con episodi oltre le righe (tre espulsi), e torcida incessante sugli spalti.
Una partita dall’andamento singolare, in cui durante il suo corso si sono alternate contrastanti sensazioni di superiorità. Primo tempo bloccato ed equilibrato, poi tra fine tempo e prima parte ripresa, superiorità fisica più marcata degli jonici, con due reti intervallate dall’espulsione di Barbelli, che poteva risultare letale. Invece dopo il 2-0, il fondo atletico e la forza mentale potentina, li portava fino al pareggio di Lavalle, con partita che sembrava adesso nelle mani ospiti. Ma dal possibile sorpasso, a tempo scaduto, era invece Mastropierro ad approfittare di un ingenuità difensiva, e firmare il colpo del ko policorese.
L’antipatica tradizione dei Knock out, negli extratime degli scontri diretti, sembra quindi confermarsi anche quest’anno, per la squadra Under 17 della Lykos, che già nella passata stagione subì analoga sorte, nelle partite contro l’Invicta Matera e la stessa Academy Policoro, e senza considerare la finalissima del campionato U17 della stagione 2021/22, persa con il gol di Saccomanni allo scadere. Uno strano tabu quindi, che sembrava colpire l’ex trainer Scarfone, ma che invece s’è continuato a perpetrare anche quest’anno.
Casistica a parte comunque, c’è da dire che dal punto di vista squisitamente tecnico, la partita, anche nel suo andamento ondivago, ha pienamente confermato e legittimato il ruolo stagionale delle due compagini, quali prime due antagoniste della competizione. Due organici di indubbio spessore difatti, che si sono confrontati sui rispettivi punti di forza, con le eccelse individualità joniche e la compattezza del suo undici, a cui rispondeva il senso del collettivo, la rapidità offensiva ed il fondo atletico dell’undici potentino.
Meccanismi ancora perfettibili in ambedue i fronti comunque, con “i lupetti” che dovranno fornire forse qualche alternativa in più sul fronte mediano (oggi mancava Postiglione all’appello), mentre i biancocelesti policoresi, dovranno perfezionare maggiormente il reparto arretrato, sebbene la prestazione del centrale Sollazzo, oggi sia apparsa sontuosa. Ma le frecce negli archi rispettivi, per far male, quali la premiata ditta Flocco/Mastropierro da un lato, ed i vari Giosa, Lovallo e Giuseffi dall’altro, ci sono comunque tutte.
In ambito tattico, la squadra diretta oggi da Giuseppe Suriano, si presentava sul terreno di gioco con un duttile 4-4-1-1, pronto a tramutarsi in 4-2-3-1, in cui il quartetto difensivo vedeva la coppia Sollazzo e Lo Ponte a presidio dell’area, affiancati dai terzini D’Armento e Magno. In mediana agivano da centrali Staicu e Flocco, con Marone e Mastropierro, esterni con funzioni di ale, nella fase attiva, mentre in avanti la prima punta Santarcangelo, si giovava del supporto di Mele alle sue spalle.
Ancora più articolata era la disposizione della Lykos di Guaita, per via dell’assenza di Postiglione. Il modulo iniziale diventava difatti una sorta di 4-1-2-3, anche se poi, l’apporto di Blasi anche in fase difensiva, creava spesso la configurazione a cinque nel reparto arretrato, nel collaborare con i centrali Scavone e Barbelli e con gli esterni Savino e Corleto (almeno fino al momento delle espulsioni). Telesca e Giuseffi in ambito centrale, con compiti di inserimento offensivo di quest’ultimo, mentre Benedetto operava da prima punta, con Giosa e Rufrano da ali.
Il primo tempo si chiudeva con l’unica occasione nitida fino a quel momento, ovvero una girata in demivoleè di Flocco dal centro dell’area, che Lotito sventava in plastico tuffo a destra, deviando in corner. Poi come detto, al 3′ della ripresa, l’arbitro Cosentino scorge una trattenuta in area, e tra la sorpresa di tanti, assegna il rigore alla formazione di casa, che Flocco, cinico come sempre dagli undici metri, trasforma con un tiro secco alla sinistra del portiere Lotito.
La partita diventa quindi un sussulto continuo di emozioni. Dopo la precedente doppia espulsione nel pt, di Marone e Savino, arriva difatti, il rosso a Barbelli, per atteggiamento ingiurioso, ed il match sembra prendere decisamente la piega verso la squadra di casa. Ma al concretizzarsi della superiorità, che dava origine all’inevitabile raddoppio, con un lungo cross di Schirone, deposto in rete a fil di palo sinistro dal ravvicinato Mastropierro, un minuto dopo al 25′, risponde la Lykos, per via di uno sgambetto in area di Giosa, da parte di Magno, e del rigore, che lo stesso n. 11 trasforma con un fendente a destra, accorciando subito le distanze.
In dieci contro undici, la contesa cambiava quindi registro, con Lavalle subentrato nella ripresa, che seminava letteralmente il panico sul fronte sinistro, e dopo due occasioni capitate sui piedi dello stesso Lavalle e di Giosa, entrambe sventate da Fortunato, al 34′ è un cross dall’out sinistro da parte dei Giosa, ad ingannare il portiere policorese in uscita, e nell’area piccola svetta quindi lo stesso Lavalle, che di testa depone nel sacco, la palla del meritato pareggio.
Ma per la strana imponderabilità della legge del calcio, quando la partita sembrava potersi indirizzare nel finale verso il versante potentino, arriva il colpo di coda policorese, proprio ai titoli di coda. Nel forcing finale al 95° difatti, l’ultimo contropiede del match, con il lancio lungo di Sollazzo verso Mastropierro, e sulla palla rimbalzante sul terreno di gioco, Scavone attende l’uscita di Lotito, che tarda ad arrivare, cosicchè sul doppio rimbalzo della palla sul campo, è il n.11 jonico ad insinuarsi tra i due, a scartare verso il centro dell’area ed a depositare nella rete sguarnita.
Un esito impietoso e bruciante quindi, con il 3-2 agguantato quando ormai il triplice fischio dell’arbitro, appariva ormai imminente, con i tre punti che arridono quindi alla compagine di Iannella, che trova così la guida solitaria della graduatoria, dopo sole due giornate di gara, ribadendo la sua chiara candidatura stagionale al titolo. Ma la Lykos di Guaita come detto, non esce di certo ridimensionata dalla partitissima, anzi quella splendida seconda parte della ripresa, condotta in nove contro dieci, non può che alimentare una maggiore consapevolezza, sul proprio ruolo d’antagonista al vertice, in un campionato che già da oggi, si prospetta sicuramente avvincente.
Policoro Calcio & Academy – Lykos Potenza 3-2 (0-0)
Policoro: 1 Fortunato, 2 D’Armento, 3 Magno (16 Zito), 4 Staicu, 5 Lo Ponte, 6 Sollazzo, 7 Mele (15 Schirone), 8 Marone, 9 Santarcangelo (18 Forte), 10 Flocco, 11 Mastropierro; Altri in panchina: 12 Bernardo, 13 Maiolino, 14 Pellitta, 17 Avadanei; Allenatore: Giuseppe Suriano
Lykos: 1 Lotito, 2 Barbelli, 3 Savino, 8 Blasi, 19 Scavone, 99 Corleto, 17 Rufrano (22 Lavalle), 4 Telesca, 9 Benedetto (30 Doti R.), 90 Giuseffi (24 Doti P.), 11 Giosa; Altri in panchina: 13 Libonati, 16 Laurino, 21 De Carlo, 45 Sabato, 81 Morlino; Allenatore: Leandro Guaita
Arbitro: Felice Cosentino sez. Moliterno
Reti: al 48′ Flocco (P) rig., al 69′ Mastropierro (P), al 70′ Giosa (L), al 81′ Lavalle (L), al 90′ +5′ Mastropierro (P)
Note: Clima mite e cielo poco nuvoloso; Spettatori: circa 150; Ammoniti: Lo Ponte e D’Armento (P) e Savino, Giuseffi e Scavone (L); Espulsi: Marone (P) e Savino e Barbelli (L)