di Marcello Milazzo
Under 17 Regionali: Pol. Tito – Venusia 3-2
Partita divertente si prospettava e così è stato, al Mancinelli, dove si è assistito ad un ribaltone che fino ad oltre la metà della ripresa appariva quasi impossibile, per la scioltezza e l’autorità con cui la squadra ospite aveva condotto il match fino a quel momento, con il doppio vantaggio che era apparso meritato, e soprattutto senza percepire grossi margini per una reazione della squadra di casa, sistemata bene in campo, ma sicuramente con valori tecnici meno accentuati della compagine oraziana.
Ed invece, dopo la rete accorcia distanze di Lasalandra, e dopo persino una clamorosa traversa colpita da Gammone, che poteva definitivamente chiudere i conti, la partita si è aperta fino a ribaltarsi, con l’assalto finale della Polisportiva Tito di Mimmo Uva, che ha messo il cuore oltre l’ostacolo, fino a trovare il pareggio con il 2008 Picerno a cinque minuti dal termine, ed addirittura la rete del sorpasso e del 3-2 finale, quasi allo scadere del 90° con il diagonale vincente di Masi.
La formazione di Antonio Inglese, che ha menato le danze per almeno quattro quinti del match, ha pagato forse la stanchezza unita allo stato di rilassatezza finale, a cui si è opposto lo spirito indomito dell’undici titese, che ne ha approfittato appieno per recuperare una partita che appariva ormai segnata. Certo comunque che almeno per 75 minuti (fino all’episodio del legno), le geometrie venosine sono apparse davvero avvenenti, dall’alto di una mediana tra le migliori del torneo, con Carella (sostituito anzitempo per eccesso di veemenza), Guerrieri e Labriola.
La cosiddetta “cura Uva” comunque, ha indubbiamente prodotto frutti nel gruppo Under 17 della Polisportiva Tito, contribuendo ad un gruppo sempre più saldo, che difatti non è apparso soffrire più di tanto delle numerose assenze registratesi nell’occasione, con uno degli elementi più in vista, Criscio, rimasto ai box a causa di un fastidioso problema fisico. Unita all‘identità del gruppo, anche la buona preparazione fisica, e la perseveranza negli allenamenti, con l’ottimo fondo testimoniato dal finale in crescendo.
La squadra ospite, era schierata da Mister Inglese, con il consueto 4-3-3, dove rientrava dai ranghi dopo cinque turni di stop, l’arcigno difensore centrale Romito, che presidiava la sua area insieme all’altro centrale Loconte, mentre sulle due fasce operavano i terzini Sferrazza e Corliano. A centrocampo, come già sottolineato, il trio vedeva Guerrieri a fungere da play davanti alla difesa, coadiuvato dalle ottime mezzali Labriola e Carella, mentre in attacco Gammone agiva da prima punta, insieme alle ali Volonnino e Guidotti.
Mimmo Uva invece partiva con un 4-2-3-1, che spesso transitava in 4-3-3, con Arcieri ad operare da centravanti, con alle sue spalle gli esterni lo Scalzo e Paciello ed il centrocampista avanzato Noce alle spalle del n. 9. Partitori di manovra in mediana invece erano Fiore e Masi, mentre il reparto difensivo risultava rivoluzionato al centro, con lo spostamento di La Cava in difesa, a fare coppia di centrale insieme al recente innesto Troiano (provenienza Picerno), mentre i due terzini erano Picerni e Lasalandra.
Dopo un tiro dal limite di Labriola sventato in tuffo da Lotito, la squadra di Inglese al 27′ trova il gol che corona la sua supremazia. Su un calcio d’angolo difatti, calciato dalla destra da Carella, il pallone scavalca la mischia e giunge sul fronte destro dove l’avanzato Romito all’altezza dell’area piccola, abbozza la conclusione senza fortuna, ma sul rimpallo il pallone ritorna sui suoi piedi e il difensore venusino stavolta capitalizza l’opportunità con il tiro secco e ravvicinato che batte il portiere Lotito.
Dopo un’altra occasione in cui alla fine del tempo Lotito si oppone due volte alle conclusioni di Gammone e Volonnino, e una girata ravvicinata di Masi che al quarto della ripresa non inquadra la porta, al 21′ giunge il raddoppio ospite, con una conclusione da oltre trenta metri di Labriola, che sorprende stavolta il buon Lotito, che forse coperto, si lascia passare il pallone sotto il corpo, con il Venusia quindi che allunga nello score, ponendo una seria ipoteca sul match.
Ed anche quando al 28′ Lasalandra riesce a infilare Roncea, con una conclusione di piatto ravvicinata da sinistra, sfruttando appieno il cross dalla mediana a scavalcare il traffico dell’area di rigore, che Fiore aveva indirizzato con forza e precisione, la partita appariva comunque in mano all’undici oraziano, che anzi qualche minuto dopo, coglie un clamoroso incrocio dei pali, il sette di destra, su un tiro quasi a botta sicura di Gammone, ben liberatosi all’altezza del dischetto.
Ma come detto, pian piano, la pressione della squadra di casa, si fa sempre più accentuata, e dopo qualche corner non adeguatamente sfruttato, al 40′ il Tito raggiunge l’agognato pareggio, proprio con il neo entrato e giovanissimo Picerno. Il n. 15 difatti sfrutta un’azione sul fronte destro, con un tiro a parabola dal limite, che sorprende il portiere, e lo scavalca, per poi infilarsi nell’angolo sinistro, mandando in tripudio la platea titese, per il pareggio agguantato.
Con il Venusia ormai sulle gambe comunque, l’undici di Uva, ormai ci crede, e continua a spingere, e difatti al 44′ si concretizza il clamoroso sorpasso, che appariva impossibile fino ad un quarto d’ora prima. Sempre sul versante destro difatti, è Masi a ricevere palla, ed il centrocampista dopo un controllo a seguire, si incunea in area e poi fa partire un diagonale che s’infila a mezz’altezza nell’angolo opposto, scavalcando l’esterrefatto Roncea, e facendo propria così l’intera posta della partita.
A fine match, dopo i complimenti vicendevoli dei due tecnici, Mimmo Uva appariva visibilmente soddisfatto della “prova da squadra” offerta dal suo gruppo, che incurante delle assenze, e del doppio svantaggio maturatosi, ci ha creduto fino alla fine, ed è stato capace di ribaltare le sorti della contesa. Come sottolineato dal tecnico difatti, questo è un gruppo che lavora con passione e dedizione, e che sa anche divertirsi, con quell’applicazione anche “mentale”, che è stata una chiave della risalita stagionale, ma anche con quell’applicazione tattica, che ha portato a vederli crescere di partita in partita. Risultati sul campo, con posizione di classifica ormai quasi tranquilla, ed un gruppo adesso più numeroso, che consta di ventidue ragazzi, motivati e sempre presenti, infortuni permettendo.
Polisportiva Tito – Venusia 3-2 (0-1)
Tito: 1 Lotito, 2 Picerni (14 Caivano), 3 Lasalandra, 4 Fiore, 16 Troiano, 6 La Cava, 7 Loscalzo, 8 Noce (15 Picerno), 9 Arcieri (11 Laurino), 10 Masi, 13 Paciello; Altri in panchina: 12 Potenza; Allenatore: Mimmo Uva
Venusia: 1 Roncea, 2 Sferrazza (17 Sasso), 3 Corliano, 4 Romito, 5 Loconte, 6 Guerrieri, 7 Guidotti, 8 Labriola, 9 Gammone, 10 Carella (19 Latorre), 11 Volonnino; Altri in panchina: 14 Lovaglio, 16 Antenori; Allenatore: Antonio Inglese
Arbitro: Donatella Carmen Scavone sez. Potenza
Reti: al 27′ Romito (V), al 66′ Labriola (V), al 73′ Lasalandra (T), all’85’ Picerno (T), all’89’ Masi (T)
Note: Cielo nuvoloso e pioggia leggera; Spettatori: circa 70; Ammoniti: Fiore e Paciello (P), e Carella e Sferrazza (V)