di Marcello Milazzo
Finale Coppa Regione U 17: R. Metapontino – J. Lavello 2-1
La finalissima della Coppa Regione della categoria Under 17, ha fermato un momento storico per il calcio giovanile lucano, sfatando finalmente un antipatico tabù che da oltre undici anni attanagliava tutte le squadre joniche, partecipanti alle competizioni a carattere regionale, di Allievi e Giovanissimi. Per anni difatti, avevamo visto arrivare al cosidetto ultimo giro di boa, in campionato o in Coppa, squadre come Scanzano, Padre Minozzi e Re Leone, senza che mai nessuna avesse alzato un trofeo al cielo, nonostante molto spesso, la fattura delle squadre, le ponesse addirittura nelle condizioni di prime favorite delle kermesse.
Ma c’è voluta una nuova espressione societaria, come quella del Real Metapontino del Pres. Pasquale Casalnuovo, per interrompere questa serie negativa, che durava dal lontano campionato 2007/08, in cui fu il Padre Minozzi di Mister Leone, ad imporsi allora nella competizione Allievi. E la squadra dei classe 2002/2003 di Mister Guido Margoleo (già vincitore tra l’altro di finali Interprovinciali e di Coppa Provincia con il P. Campagna), ha superato, tra l’altro secondo pronostico (seguendo l’ordine della classifica regionale di campionato), con il meritato 2-1 conclusivo, la sorpresa Junior Lavello di Giuseppe Caprioli.
Una finalissima molto sentita tra l’altro per il popolo jonico, sia per i già suddetti motivi, sia per la recente posizione “pericolante” della società, non certo in termini di portata economica, ma in merito al momentaneo calo di entusiasmo del suo Patron, fase critica comunque che appare già superata, visto che le voci che arrivano da Policoro e dintorni, sembrerebbero confermare la volontà del team jonico a proseguire l’esperienza nel settore giovanile, e forse anche a perpetrare l’iscrizione in Eccellenza della prima squadra.
Sta di fatto quindi, che la colorita rappresentanza della tifoseria policorese, arrivata ad Avigliano, ha potuto assistere appunto, allo storico successo di una compagine jonica, dopo anni di astinenza e di brutti rospi dovuti inghiottire, per una gioia generale quindi, che è apparsa decuplicata, per la lunga attesa pregressa. E’ vero che gli attori in campo erano quasi tutti nuovi, come l’irresistibile fantasista Camardella, il faro di mediana Farina, i polmoni di fascia Settembre e La Rocca, il centrale gigante di difesa Lika, e/o il dinamico centravanti Guida, ma il peso di un’eredità negativa, gravava come un macigno prima dell’ennesima finale regionale di un club policorese.
Ecco perchè quindi, al fischio dell’arbitro Santorsa al 14′, per un fallo in area su Guida, che ha decretato il penalty, per l’occasione del vantaggio biancoazzurro (in casacca rossoblu nella circostanza), il pubblico di sponda jonica, ha tirato un sospiro di sollievo, presagendo che forse questa, potesse diventare davvero l’annata giusta per alzare quella coppa nella categoria Allievi, già sfuggita da tre anni, allo Scanzano (due volte) ed alla Virtus Re Leone. Così lo stesso Guida, assumeva il ruolo di giustiziere ed apripista, realizzando con una staffilata centrale, l’agognato primo vantaggio del match.
Gli schieramenti delle due compagini sin dal primo minuto, apparivano piuttosto a specchio, con la formazione lavellese, improntata sul 4-3-3, con la linea difensiva che prevedeva la coppia Kurti e An. Bisceglia a presidiare l’area, mentre gli esterni difensivi erano Tarallo e Al. Bisceglia. A centrocampo, Buglione operava da metronomo, con l’appoggio ai due lati di Massari e Mentino, in attesa del recupero di Tavarone, rientrato nella ripresa dopo il lungo stop di oltre sei mesi, per il noto infortunio. In attacco, Giannattasio operava da centroboa, con la coadiuvazione sugli esterni di Olive e Finiguerra.
Abbandonato da tempo il 3-5-2, Guido Margoleo optava anche oggi, per il più lineare ed arioso 4-3-3, ottimizzando la qualità della sua attuale rosa a disposizione. Guida difatti, fungeva da centravanti, con l’ausilio sulle ali di Roselli e di Meli, pronti a pungere in fase conclusiva, mentre le azioni di mediana erano alimentate, da Farina davanti alla difesa, con l’interditore Eletto, e il fantasioso Camardella. La difesa a quattro invece, era giostrata a centro dell’area da Lika e De Palma, mentre ai fianchi bassi, come detto operavano l’irriducibile Settembre, tornato alla base dopo la parentesi a Potenza, e La Rocca sul versante di sinistra.
Ritornando al romanzo della partita, dopo la rete di Guida già descritta, nel PT il Real si affaccia in altre pericolose occasioni dalle parti di Navarra, come al 17′, quando uno splendido triangolo Camardella – Meli – Camardella, a sinistra, si conclude con un preciso cross di quest’ultimo, che libera Guida sul fronte opposto dell’area, ed il pallonetto di testa del bomber metapontino, dopo aver superato il portiere, s’infrange sul palo interno, prima del rinvio di Kurti, ed al 27′ quando dopo una repentina serpentina, Camardella conclude in porta da sinistra, costringendo Navarra alla prima respinta e poi a bissare l’intervento sul secondo tap in di Roselli.
Nella ripresa all’11’, arriva il letale contropiede del raddoppio policorese, con Farina che dopo aver conquistato palla, lancia in profondità a sinistra, il veloce Meli, che fa fuori in velocità il suo marcatore, resistendo anche al suo ritorno, e poi una volta entrato in area di rigore, ruba il tempo al portiere avversario e fionda in rete la sua stoccata, che va ad infilarsi nell’angolo vicino, nonostante il tentativo di intervento di Navarro.
Nella seconda parte della ripresa però, cresce lo Junior Lavello, approfittando di un calo fisico della squadra di Margoleo, ed al minuto 27 difatti, i dauni accorciano le distanze. Fa tutto l’attaccante Finiguerra, che dall’altezza della lunetta, prende la mira, e spara un fendente che va ad infilarsi a mezz’altezza, fuori dalla portata di Vitelli, riaccendendo così le speranze per i suoi.
Ma la supremazia territoriale dell’ultimo quarto d’ora dei dauni, non si concretizza, e le emozioni successive arrivano tutte nel finale di partita. Al 40′ difatti, è Sirago a tirare la botta ravvicinata dal vertice sinistro, ma risponde da par suo Navarra, che con un’uscita a valanga, evita la capitolazione della sua porta; poi nel capovolgimento di fronte, è un cross di Massari a mettere apprensione nell’area avversaria, ma ci pensa Vitelli, che di pugno, esce all’altezza del dischetto, ad anticipare ed eludere, il possibile intervento di testa di Tavarone.
Il triplice fischio dell’arbitro Santorsa, sanciva così la festa in salsa jonica, a cui partecipava anche la nutrita schiera dei dirigenti, convenuta ad Avigliano. Una soddisfazione doppia per l’entourage capeggiato dal Presid. Onorario Trupo, specie dopo i due campionati regionali, in cui la squadra biancoazzurra, partita tra le favorite di prima fila, in entrambe le manifestazioni, non aveva invece raccolto l’ambito podio in nessuna della due. Ma la consapevolezza della dotazione di un organico di livello, ha avuto conferma comunque, in questo valente cammino di Coppa, visto che la qualificazione nel girone contro Avigliano ed Invicta, aveva difatti rimesso le ali, alla compagine di Margoleo.
Il trainer lavellese Giuseppe Caprioli, era comunque consapevole dell’ottimo torneo disputato dal suo undici, in un’annata, che avrebbe potuto toccare tinte ben diverse, se la rosa non fosse stata continuamente dilaniata dai continui infortuni. La nota positiva di questa emozionante finalissima comunque, rimane il ritorno al calcio giocato del pezzo forte Tavarone, mancato per oltre due terzi di campionato, e la coppa è servita comunque per mostrare le potenzialità della rosa, e di un gruppo che il Mister dauno è sempre riuscito a tenere saldo e compatto, nell’intero corso della stagione, e che anche nella prossima stagione, avrà tanto da dire nel territorio della regione.
Due parole infine, con Mister Guido Margoleo, portato in meritato trionfo dai ragazzi, durante i doverosi festeggiamenti. Il tecnico bernaldese comunque, sottolinea la continuità di rendimento del suo undici, non appena slacciatosi dalle direttive comuni dello schieramento difensivo a tre, abbracciato nelle varie categorie, fino alla metà del campionato regionale. Così in questa stagione si è assistito ad un Real U 17 double face, dalle grosse potenzialità ma dalla poca resa di gioco, fino a Dicembre, e dai ritmi di gioco e risultati, molto più incisivi nel girone di ritorno, con la ciliegina finale della conquista di un trofeo da esporre tra le rive dello Jonio. Era ora, dopo oltre dieci anni.
Real Metapontino – Junior Lavello 2-1 (1-0)
Real: 1 Vitelli, 2 Settembre, 3 La Rocca (13 De Marco), 4 Farina, 5 De Palma, 6 Lika, 7 Roselli, 8 Eletto (19 Iannuzziello), 9 Guida (14 Pandolfi), 10 Camardella, 11 Meli (17 Sirago); Altri in panchina: 12 Arno, 15 Piccirillo, 16 Serban, 18 Quinto; Allenatore: Guido Margoleo
Hellas: 23 Navarra, 20 Tarallo, 9 Bisceglia Al. (13 Colantuono), 4 Mentino (21 Tavarone) 5 Kurti, 16 Bisceglia An. (15 Costantino), 7 Massari, 8 Buglione (19 Bavuso), 17 Giannattasio, 10 Olive, 11 Finiguerra (18 Torelli); Altri in panchina: sn Celentano, 14 Rosa, 22 De Rosa; Allenatore: Giuseppe Caprioli
Arbitro: Rocco Sanrorsa sez. Potenza; Guardalinee: Garramone e Claps di Potenza
Reti: al 14′ Guida (R) rig., al 51′ Meli (R), al 67′ Finiguerra (J)
Note: Clima caldo e cielo poco nuvoloso; Spettatori: circa 200 con variopinta coreografia; Ammoniti: Tarallo (J), Lika (R) e Farina (R)