di Marcello Milazzo
Under 15 Regionali: M. Platano – F. Selvaggi 1-1
L’imprevedibilità del calcio, è condensata in match come quello di Muro Lucano, dove al cospetto della squadra di casa, il Marmo Platano di Donato Troiano, nella sfida valevole per la decima giornata di ritorno del campionato regionale della categoria Under 15, si recava la capolista e superfavorita Franco Selvaggi di Luca Selvaggi, con l’obiettivo del bottino pieno per potere mantenere le distanze in classifica sulle sue dirette inseguitrici, mentre per la squadra di casa, la caccia era solo a quei punti necessari per allontanarsi dalle immediate retrovie.
Insomma una sorta di “Mission impossible”, ovvero quei tipi di partite che talvolta sanno trasformarsi nella parabola di Davide contro Golia. C’erano tutti gli ingredienti difatti, ad inizio partita, per assistire ad un monologo materano, compagine che oltre ai valori in campo, ed ai ricambi qualitativi, faceva pesare suo suo piatto della bilancia, anche l’evidente prestanza fisica, rispetto ai murobellesi di taglia decisamente più medium, ma come accennato, le unicità di pronostici, sono fatte anche per essere smentite o ribaltate.
Pendeva a favore dell’undici di Mister Troiano, la ricompattazione dell’organico, che per una squadra dai numeri risicati, diventava nel corso del torneo un fattore determinante in termini di rendimento e dei meri risultati. Unico assente della contesa difatti, stavolta era il solo Ferrara R., difensore debilitato nell’occasione, ma che trovava nello spostamento del ferreo e statuario Silvano al centro della difesa, una mossa determinante per la tenuta del comparto difensivo, davanti ad una corazzata offensiva come quella della squadra di Mister Selvaggi.
Se poi a ciò uniamo, le prodezze e il senso di sicurezza offerto all’intero reparto arretrato dal portiere di classe 2009 Tarantino, si spiega maggiormente la tenuta anche alla distanza della squadra di casa di fronte alle veementi avanzate della formazione materana. Episodio topico del match difatti, al 16′ del primo tempo, con le due squadre ferme ancora sullo 0-0, è stato il rigore calciato dal capocannoniere del torneo D’Onofrio, che il n. 1 bellese, ha sventato da par suo, con un tuffo sulla destra ed una respinta a mani aperte.
Poi pian piano è subentrata la consapevolezza verso l’impresa della formazione di casa, e una certa frenesia nelle conclusioni da parte della capolista, ed in questi casi si sa, il mondo del pallone può risultare cinico, donando forze insospettate da un lato, e producendo opacità sul versante opposto, e così è stato, confermando una certa idiosincrasia della Franco Selvaggi, verso le contese mattutine domenicali, cosicchè Scaringi, ergendosi di testa su un corner al 35′, deponeva di forza la sfera alle spalle dell’esterrefatto Lospinuso.
La squadra di Donato Troiano, encomiabile in tutti i suoi undici leoni sul campo, era scesa sul rettangolo di gioco, adottando il 4-2-3-1, con l’inserimento di Fusco in mediana, accanto a Lamorte, e il predetto arretramento di Scaringi, a formare la coppia di centro difesa insieme a Federici, e con Ricciardella e Gruosso a fungere da terzini di fascia. In avanti, dietro la punta Zeccola, operava il tridente formato dalle ali Errico e Mecca, supportate dal trequartista Scaringi.
Sul fronte materano invece, Luca Selvaggi optava per il cambio di modulo, con l’inserimento di Scalcione al posto di Martinez. Nel 4-3-3 di Muro difatti, l’attaccante Scalcione operava da punta centrale, con lo spostamento di D’Onofrio sul fronte alto destro e con D. Angelino a fungere da esterno sinistro offensivo, mentre il centrocampo vedeva operare Manicone da partitore della manovra, insieme alle due mezzali Cappiello e Loperfido. Il quartetto difensivo rimaneva inalterato con Larato e A. Angelino in posizioni centrali, coadiuvati dai terzini Di Lena e Rocco.
A parte il rigore di D’Onofrio e la rete di Scaringi, già descritti, la prima frazione era comunque densa di emozioni, se consideriamo il palo colpito da Silvano sugli sviluppi di una punizione al 14′, ed altri due interventi fondamentali di Tarantino sulle offensive avversarie, con il portiere che si opponeva al 32′ alzando sopra la traversa una conclusione dal limite di Manicone, ed al 34′, poco prima della rete marmese, quando interrompeva una fuga a tutto campo di D. Angelino, precedendolo con un’uscita bassa sui piedi.
Il clichè nella ripresa non cambiava di molto, anche dopo il vantaggio locale, e la pressione della squadra capolista, rimaneva alta, ma trovava la continua opposizione del Marmo Platano, che sembrava resistere in ambito di fondo atletico, e che mostrava una tenuta mentale di grande rilievo, unitamente alla prestazione sopra le righe del suo guardapali. Si partiva con tre occasioni materane nel primo quarto d’ora, con tiro di Loperfido respinto da Tarantino al 4′, e due tapin di D’Onofrio (il secondo al 15′) entrambi fuori di poco.
Forcing che rimaneva costante, e che dopo la reazione marmese, con una girata di testa di Mecca che sfiorava il palo al 18′, continuava a produrre occasioni da reti per gli ospiti, che con D’Onofrio, non riuscivano a centrare il bersaglio, per via di una ribattuta di Silvano al 25′, di una traversa su tiro dal limite al 28′ e di un tiro parato su girata rasoterra al 34′, finchè la maledizione non si spezzava allo scadere, quando su lancio lungo di Tessarotto e sull’ennesima girata da centro area di D’Onofrio, respinta da Tarantino, D. Angelino si aggiusta la sfera ed infila il pallone del definitivo pareggio.
Resta in mente comunque in ogni caso, la stoica resistenza della squadra di casa, che seppur sfiorando l’impresa piena, ne è riuscita a realizzarne mezza. E il tecnico Troiano, ne ha sottolineato il valore, dando i meriti a tutti i suoi ragazzi, che ci hanno creduto dal 1′ all’ultimo minuto, raggiunti solo nell’extratime, per un pareggio che vale comunque come quella vittoria che ormai sembravano aver acciuffato, mostrando come la salvezza sia nettamente nelle corde di un gruppo che, sebbene non folto, quando non danneggiato dai forfait, riesce ad esprimersi al meglio anche in partite sulla carta proibitive.
Sull’altro fronte, la capolista dovrà riboccarsi le maniche, e riprendere con gli alti ritmi di sempre: riacquisire quel cinismo realizzativo mostrato prima d’ora (con l’attacco più prolifico del torneo), sarà fondamentale nelle sette partite rimanenti di questa stagione. Con il pareggio odierno difatti, la squadra di Luca Selvaggi, è stata raggiunta in testa dal Matheola e soprattutto incombe la Lykos, che sebbene ad un punto, gioverà del turno di riposo già effettuato, per una volata finale che promette equilibrio e spettacolo tra le tre contendenti, del campionato regionale più incerto ed emozionante dell’ultimo decennio.
Marmo Platano – Franco Selvaggi 1-1 (1-0)
M. Platano: 1 Tarantino, 2 Ricciardella, 3 Gruosso, 18 Fusco (15 Farella), 5 Federici, 6 Silvano, 7 Errico, 8 Scaringi, 9 Zeccola (13 Cardone), 10 Mecca, 11 Lamorte; Altri in panchina: 4 Ferrara R., 14 Cecere, 16 Ferrara T., 19 Martone; Allenatore: Donato Troiano
F. Selvaggi: 1 Lospinuso (12 Di Gregorio), 2 Larato (16 Valentino), 3 Rocco, 4 Manicone (18 Venturini), 5 Angelino A., 6 Cappiello, 7 Di Lena (17 Tessarotto), 8 Loperfido, 9 D’Onofrio, 10 Angelino D., 11 Scalcione (19 Martinez); Altri in panchina: 13 Amoroso, 14 Plasmati, 15 Grimaldi; Allenatore: Luca Selvaggi
Arbitro: Donatella Carmen Scavone sez. Potenza
Reti: al 35′ Scaringi (M), al 70′ Angelino D. (F)
Note: Cielo nuvoloso e Clima leggermente piovoso; Spettatori: circa 100; Ammoniti: Silvano, Mecca e Lamorte (M)