di Marcello Milazzo
Fasi Nazionali Under 17: Calcio Sicilia – V. Avigliano 4-0
Una stagione estenuante, per moltissimi dei suoi elementi. Non si può spiegare in altro modo difatti, il crollo della formazione aviglianese di Tonino Summa, negli ultimi due importanti match delle Semifinal Three delle fasi nazionali dei campionati Lnd Under 17, prima contro il Taverna domenica scorsa, con l’imprevista sconfitta casalinga, e poi a Palermo, in casa dell’imperioso Calcio Sicilia, che ha rifilato un insolito 4-0 alla compagine lucana, passivo mai subito in passato dalle formazioni “summiane” sia nel campionato regionale della categoria, sia nelle varie Fasi Nazionali a cui partecipa da anni.
Tra Allievi e Giovanissimi difatti, la squadra aviglianese, dopo l’ulteriore doppietta stagionale, ha inanellato quest’anno, la sua settima partecipazione alle fasi nazionali, con la sua settima lunga trasferta in terra siciliana, nel canovaccio già ampiamente denunciato, di un ipotetico sorteggio, che non tiene conto nè di una scrematura delle spese di spedizione, con l’alternanza stagionale delle sedi, nè dell’equità sportiva, visto che la sfida notoriamente più difficile, come quella contro la campionessa siciliana, viene sempre assegnata in “casa Trinacria”.
Ma la dura legge degli ex campioni nazionali (vinsero il titolo nazionale, due stagioni fa, nella famosa annata 2016/17), non solo si è pienamente confermata, ma stavolta è stata amplificata appunto, dallo stato di forma non certo ideale dell’undici lucano, che nella stagione della splendida vittoria nel tiratissimo campionato lucano 2018/19, ha dovuto sostenere continui straordinari, in buona parte della sua rosa, visto che il Mister (e contestuale CT della Rappresentativa), ha impiegato costantemente quattro elementi tra Scirea e TdR, oltre ai suoi personali doppi impegni alla guida delle compagini, e alle convocazioni per tornei nazionali U 16, dei suoi ragazzi 2003 più in vista, che hanno reso ulteriormente usurante la stagione.
Forse anche per questo quindi, la già paventata differenza di valori, tra i siciliani ed i lucani, è apparsa comunque troppo marcata sull’afoso terreno di gioco di Corso Pisani, in un match segnato già sin dal secondo minuto, dalla bruciante accelerazione di Florio (in gran spolvero nel primo tempo), che ha infilato in velocità Mecca sul versante destro, che è caduto nella trappola, stendendolo platealmente dentro l’area di rigore, per un netto rigore, trasformato agevolmente da Caracappa con un secco tiro alla sinistra del portiere E. Summa.
E il precoce svantaggio, ha finito per gravare irrimediabilmente sulle spalle della squadra amaranto, che per l’impresa della qualificazione, avrebbe comunque dovuto rimediare una vittoria a Palermo con un minimo di due reti di scarto. E al 4′ così, l’undici lucano, ha continuato invece a rimanere in balia della scatenata avversaria, che bissava il vantaggio, grazie ad un cross di Zerillo, sugli sviluppi di un corner, con Mattei che si ergeva su tutti al centro dell’area e di testa deponeva nell’angolo sinistro della porta avversaria.
Un uno-due degno del miglior Tyson, quello inferto ai ragazzi aviglianesi dai campioni di Sicilia, guidati dal mentore siciliano Matteo Di Fiore, già due volte iridato nazionale nella categoria (Fincantieri 2001/02 e C. Sicilia 2016/17), con la sua squadra che ha fatto tesoro del subitaneo doppio vantaggio, e grazie alle notoree sovrapposizioni sui versanti esterni, che vedevano Florio e Zerillo esibirsi a destra e Pucci e Caracappa sulla sinistra, ha costantemente minacciato il reparto difensivo avversario.
La Virtus Avigliano, aveva adottato difatti, una disposizione prudente, sulla falsariga delle ultime uscite di stagione, visto che Mister Summa, aveva optato per Palermo (come contro il Taverna), per il 3-5-2, con Pace al centro dell’area, affiancato da A. Carlucci e da Mecca, mentre esterni della linea di mediana, operavano D. Summa e Celentano, con Leone e Gala ad imbastire le manovre accanto al pilone di mediana Di Trana. In avanti invece, la punta Prisco, riceveva il supporto di Damiano, prima della sua precoce espulsione dopo la terza rete.
La squadra di Matteo Di Fiore, rimaneva fedelissima al noto 4-3-3, con la difesa che oltre dei centrali Cangemi e Trentacoste, disponeva dei servigi sugli esterni, dei terzini Costa e Scalisi. Pallino della manovra affidato al qualitativo e dinamico Mattei, mentre accanto a lui si esibivano nelle continue scorribande in avanti Florio e Pucci. Ali di turno, erano state scelte lo stantuffo Zerillo e Caracappa, mentre il bomber La Vardera, in stato di grazia sul piano realizzativo, veniva schierato da centravanti.
La pressione della squadra di casa quindi, non accennava a diminuire nemmeno dopo il 2-0, continuando ad insidiare la porta di E. Summa, che al 7′ era costretto con un gesto istintivo in allungo, a deviare in angolo un nuovo colpo di testa di Mattei. Poi al 12′ era la traversa a salvare la porta aviglianese, ribattendo un colpo di nuca effettuato dal centro dell’area di rigore da Zerillo.
Ma lo stesso attaccante palermitano, si rifaceva qualche minuto dopo al 19′. Una punizione decretata difatti dall’arbitro Cusumano, a circa venticinque metri dalla porta avversaria, veniva calciata tesa ed a giro da Zerillo, con il pallone che, dopo aver superato la barriera, sorprendeva E. Summa, ed andava ad insaccarsi a mezz’altezza, proprio nell’angolo destro, ovvero quello preventivamente protetto dalla barriera, realizzando così la terza rete della formazione locale.
Dopo una splendida galoppata di Damiano al 20′, che superava due avversari e poi in area tirava forte ma centrale, permettendo a Misseri la parata in due tempi, ancora due episodi che sancivano definitivamente la giornata storta dei lucani. Al 21′ difatti, dopo un diverbio tra Mattei e Mister Summa, l’arbitro prendeva provvedimenti verso l’allenatore allontanandolo dal campo, e di seguito per una reazione verbale di Damiano, decideva di espellere anche il giocatore più rappresentativo della formazione ospite.
Il resto del match quindi, diveniva definitivamente accademia, senza particolari emozioni aggiuntive, ad eccezione dell’ulteriore rete, per il definitivo 4-0 al minuto 15 della ripresa, quando il neo entrato Lo Bianco, riusciva a penetrare in area, e quasi dall’out destro, effettuava un cross per il centro dell’area, dove La Vardera, primo ad arrivare sul pallone, toccava lemme verso la porta, spiazzando il portiere E. Summa ed insaccando.
L’ultimissimo sussulto era al 30′ quando la conclusione di controbalzo di Urso, veniva respinta sulla traversa da E. Summa, e dieci minuti dopo l’arbitro nisseno, sanciva col triplice fischio, il poker palermitano. Molto rammarico nell’entourage aviglianese a fine match, e non solo per l’evidente calo di condizione mostrato dai ragazzi in quest’ultimo scorcio dell’interminabile stagione. Mister Summa difatti, sottolineava nuovamente, la disparità di trattamento da parte dell’organizzazione delle fasi nazionali, che finiscono puntualmente col penalizzare la regolare alternanza del calendario, non solo dal punto di vista degli oneri logistici, ma anche da quello prettamente sportivo. Augurandosi che nel prossimo anno, si possa porre argine al problema, ed avere il piacere, di affrontare almeno una volta una trasferta in Calabria, ospitando così sul proprio terreno, la favorita siciliana.
Festeggiamenti per la doppia Final Six, timbrata anche in questa stagione con le due compagini U 17 ed U 15, sul fronte siciliano, a dimostrazione di un’indomabile attitudine alla vittoria, e che anche oggi, ha mostrato di non avere soluzioni di continuità. Mister Di Fiore, ormai espertissimo di fasi nazionali, si è detto assai dispiaciuto per i contorni polemici che hanno caratterizzato questo match decisivo del girone, ma l’esito prettamente sportivo, non si può di certo mettere in discussione, specie in una partita comunque dal risultato così rotondo come quella odierna. Il Calcio Sicilia difatti, ha anche oggi giocato il suo match, con piglio e determinazione analoga a quelli mostrati, sia nella precedente partita a Montalto, che nella fasi ad eliminazione diretta del campionato siciliano, ed adesso il pensiero volge ai sorteggi della Final Six di Cesena, dove le due squadre, della società di Zito e Manno, cercheranno di farsi valere ancora una volta, contro le corazzate del Centro Nord.
Calcio Sicilia Palermo – Virtus Avigliano 4-0 (3-0)
C. Sicilia: 1 Misseri, 2 Cangemi, 3 Trentacoste, 4 Costa (14 Vitale), 5 Mattei (18 Bianco), 6 Scalisi (13 Vassallo), 7 Caracappa, 8 Pucci (16 Polizzi), 9 Zerillo (15 Urso), 10 La Vardera (19 Fumuso), 11 Florio (17 Lo Bianco); Altri in panchina: 12 Garofalo, 20 Ruffino; Allenatore: Matteo Di Fiore
V. Avigliano: 1 Summa E., 2 Summa D., 3 Mecca, 4 Di Trana, 5 Carlucci, 6 Pace, 7 Leone, 8 Gala, 9 Prisco (15 Iorio), 10 Damiano, 11 Celentano; Altri in panchina: 13 Sapio, 16 Colangelo, 17 Finiguerra, 18 Iummati; Allenatore: Tonino Summa
Arbitro: Francesco Cusumano sez. Caltanissetta
Guardalinee: Rallo e Licari sez. Marsala
Reti: al 2′ Caracappa rig., al 4′ Mattei, al 19′ Zerillo, al 55′ La Vardera
Note: Clima caldo ed afoso; Spettatori: circa 250; Ammoniti: Mecca e Prisco (V), Costa, Pucci e Zerillo (C); Espulso: Damiano (V) per proteste; Allontanati: Tonino Summa e Fernando Prisco per proteste